Ars, legge di Stabilità non arriva. M5s: “Ennesimo spot Governo” - QdS

Ars, legge di Stabilità non arriva. M5s: “Ennesimo spot Governo”

Raffaella Pessina

Ars, legge di Stabilità non arriva. M5s: “Ennesimo spot Governo”

mercoledì 10 Febbraio 2021

Verifica delle coperture di spesa ritarda trasmissione all’Assemblea. Giunta Musumeci in ritardo anche su rideliberazione rendiconto 2019

PALERMO – Non sono state rispettate le previsioni del Governatore sul cronoprogramma di approvazione di finanziaria e bilancio.
Musumeci infatti aveva detto che lunedì i documenti finanziari sarebbero stati trasmessi agli uffici di Palazzo dei Normanni e invece serviranno ancora 24-48 ore prima che la manovra finanziaria sia trasmessa all’Assemblea regionale siciliana. I tecnici dell’Economia, si apprende, stanno effettuando il coordinamento tecnico delle norme inserite nella legge di stabilità dal governo Musumeci, che ha approvato il testo la scorsa settimana, e stanno analizzando le coperture finanziarie.

Di annunci spot da parte di Musumeci parla il pentastellato all’Ars Luigi Sunseri’: “Vorrei ricordare a Musumeci che i siciliani devono vivere di concretezza, non di comunicati. Oggi all’Ars non è arrivato né bilancio né finanziaria così come non arriva il rendiconto 2019, che andrebbe rideliberato il prima possibile e come ad oggi non è arrivato un solo centesimo dei 300 milioni promessi dalla Regione a maggio scorso ai Comuni siciliani per far fronte alla pandemia”.

Numerose le novità approvate dalla giunta nella finanziaria a cominciare dalla riduzione del 5% all’anno per tre anni dei canoni per le locazioni passive, a partire dal primo luglio, aumento del 20%, sempre dal primo luglio di quest’anno, dei canoni per le locazioni attive e per le concessioni demaniali e patrimoniali non a uso governativo: entrambe le misure anche in deroga alle eventuali clausole stabilite nei contratti. Le misure previste rientrano nell’accordo raggiunto con lo Stato sulla spalmatura in dieci anni del disavanzo da 1,7 miliardi della Regione e che prevede tagli alla spesa corrente in base a una tabella di marcia inderogabile. Previsto anche un sistema integrato Regione-Autonomie locali per “il coordinamento, la raccolta e il trattamento dei dati e delle informazioni concernenti la finanza pubblica regionale, per garantire l’unitarietà del sistema regionale della finanza pubblica e la semplificazione delle relazioni istituzionali ed in attuazione dell’accordo sottoscritto con lo Stato il 14 gennaio 2021. La norma è frutto di una intesa tra gli assessorati all’Economia, alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica. Inoltre le società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, dovranno procedere, entro il 30 aprile, alla predisposizione di un piano di rientro per la riduzione delle spese correnti pari al 3% rispetto a quelle sostenute nell’anno precedente. Se non lo faranno è prevista la decadenza degli organi di amministrazione e una eventuale azione di responsabilità nei loro confronti.

Viene prevista l’estensione dei benefici della legge regionale 3 maggio 2004, n.7, ai figli dell’ex assessore Sebastiano Tusa, l’archeologo morto nel disastro aereo avvenuto in Etiopia due anni fa, sul volo Ethiopian Airlines 302, partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi. La norma consente l’assunzione diretta presso l’amministrazione regionale o enti vigilati, anche in sovrannumero. Si tratta di disposizioni già applicate nei confronti ai figli, nati o residenti in Sicilia, delle vittime del disastro aereo di Montagna Longa del 5 maggio 1972, a condizione che avessero superato il 45° anno di età e non fossero dipendenti pubblici. Analoga previsione conteneva l’articolo 108 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4, per i figli delle vittime del disastro aereo di Ustica del 27 giugno 1980.

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