Roma, incubo Baby gang: 15enni picchiano due 17enni

Baby gang scatenate: 15 adolescenti prendono a bastonate due 17enni per rapinarli

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Baby gang scatenate: 15 adolescenti prendono a bastonate due 17enni per rapinarli

Redazione  |
lunedì 11 Dicembre 2023

Fine sabato da incubo per due giovani accerchiati e picchiati da coetani in un parco

Se l’è vista davvero brutta un 17enne romano alle prese con una baby gang piuttosto “nutrita”. In ben 15 adolescenti, nel parco del Tiburtino a Roma, lo hanno prima picchiato e poi rapinato dello smartphone. La vittima era in compagnia di un amico. A volere rendere pubblica la violenta aggressione è stata la madre di uno dei due adolescenti. Ciò, onde “evitare che possano essere picchiati altri ragazzi che potrebbero avere l’unica colpa di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato, anche se passeggiare in un parco non dovrebbe essere un pericolo per nessuno”. Teatro delle violenze il parco della Cacciarella, a Casal Bruciato. 

Un normale sabato con gli amici

È circa l’1:00 della notte fra sabato e domenica scorsi quando, dopo avere trascorso la serata al cinema con due amiche, i ragazzi, dopo averle accompagnate a casa si avviano verso le rispettive abitazioni. Durante il tragitto di ritorno, per accorciare, i due minorenni decidono di entrare all’interno del parco della Cacciarella dove di lì a poco si scatena l’incubo. Accerchiati da un branco di almeno sei persone, divenute presto una quindicina, capiscono di essere nei guai fino al collo.

Calci e bastonate 

Inzia il pestaggio, cruento, tra calci, pugni e colpi di bastone. I due cadono in terra ma il branco non si ferma, anzi. Alle botte seguono le minacce. I 15enni pretendono i soldi. A quel punto, uno dei due amici riesce ad alzarsi e scappa via inseguito dai malintenzionati. Ggrida aiuto, poi, giunto davanti un locale riesce ad attirare l’attenzione degli addetti alla sicurezza che riescono a mettere in fuga la banda. Oramai in balia del branco, come detto, l’altro 17enne viene rapinato dello smartphone. Giunto a casa malconcio racconterà tutto ai genitori per poi, preoccupato, chiedere di potersi sincerare delle condizioni dell’amico. Infine la denuncia.

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