Caltanissetta, l'analisi del questore Signer - QdS

Caltanissetta, l’analisi del questore Signer

Annalisa Giunta

Caltanissetta, l’analisi del questore Signer

mercoledì 08 Aprile 2020

Il questore nisseno analizza il momento vissuto sul territorio per contenere il Coronavirus. Rispettare le regole imposte per uscire dall’emergenza nel più breve tempo possibile

CALTANISSETTA – “È un momento molto difficile, i cittadini sono privati della libertà che la nostra Costituzione prevede tra i diritti fondamentali. La nostra direttiva è quella della moral suasion. Il nostro obiettivo non è quello di riempiere i quadri statistici, ma quello di portare la gente ad adottare tutte quelle misure che il nostro Governo sta imponendo”. Così il questore Giovanni Signer ha commentato l’attività che si sta portando avanti durante l’emergenza Covid-19.

Strategie di controllo coordinato del territorio da parte delle forze di Polizia messe a punto durante la riunione in Prefettura del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza pubblica alla luce dei Decreti e delle direttive del ministero dell’Interno. In particolare, sono stati implementati i controlli negli esercizi commerciali e la vigilanza della mobilità alla luce del divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

“La Polizia di Stato – ha aggiunto il questore – assieme alle altre Forze dell’Ordine è presente sul territorio in modo massivo. Pur dovendo garantire un alleggerimento delle attività burocratiche per fini di salute pubblica, devo dire che tutti gli uffici operativi hanno risposto con grandissimo senso di responsabilità. Abbiamo rinforzato il controllo del territorio per fare rispettare le misure restrittive emanate dal Governo e per garantire la tutela dei cittadini”.

Puntuale il resoconto giornaliero della Prefettura sui controlli e le sanzioni elevate ai trasgressori della quarantena. Anche il prefetto Cosima Di Stani ha invitato i cittadini a proseguire nella stretta osservanza delle misure di contenimento prescritte, avendo cura in particolare di non spostarsi dalla propria abitazione se non per strette esigenze di lavoro e di salute.

“Rimaniamo a casa – ha ribadito il questore – per evitare un’esposizione a rischio anche di coloro che quotidianamente garantisce i servizi essenziali alla cittadinanza. Più saremo ligi, prima finirà questa situazione di emergenza. Si deve fare non soltanto per la sanità pubblica, ma anche per consentire a chi è in difficoltà economica di ripartire. Un’emergenza che ci colpisce come comunità e come comunità dobbiamo reagire mettendo da parte l’egoismo individuale”.

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