Tutela della Val Simeto, nasce Osservatorio civico - QdS

Tutela della Val Simeto, nasce Osservatorio civico

redazione

Tutela della Val Simeto, nasce Osservatorio civico

mercoledì 01 Luglio 2020

L’obiettivo è monitorare l’attuazione della strategia comunitaria

CATANIA – Nasce l’Osservatorio civico Snai Val Simeto: continua l’azione di riscatto di un territorio ad opera della gente che lo abita.

Fin dai primi anni 2000 la società civile si era attivata per difendere il territorio da varie minacce per la salute e l’ambiente. In particolare, in quegli anni giunge la notizia della costruzione di un mega-inceneritore, previsto dal Piano Rifiuti di Salvatore Cuffaro del 2002, da collocare nel Sito di Interesse Comunitario (Sic) localizzato tra Paternò e Centuripe, in Contrada Cannizzola. Migliaia di abitanti della Valle decidono, allora, di condurre insieme azioni non solo di protesta, ma soprattutto a costruire forme di sviluppo fondate su principi di giustizia ambientale e solidarietà sociale. I cittadini attivi nella protesta avviano una collaborazione con il laboratorio per la progettazione ecologica e ambientale del territorio (Labpeat) dell’Università di Catania.

Le competenze che docenti e ricercatori dell’Università iniziano a trasmettere alla collettività dotano questa di un metodo di lavoro che la spinge ad elaborare una proposta di grande impatto: un piano di sviluppo locale sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico. Ha inizio così il percorso di costruzione di un Patto tra cittadini e Istituzioni per far rivivere la Valle del Simeto. Questo percorso, porta, nel 2013 ad una auto-candidatura della Valle del Simeto alla Snai. Il Patto di Fiume Simeto diventa così Area strategica per la Snai nella Valle del Simeto, mentre l’area progetto è costituita dai Comuni di Adrano, Biancavilla e Centuripe.

Nel 2018 c’è stata l’approvazione del documento: un progetto con un importo complessivo pari a circa 31 milioni di euro da spendere in sette macro-azioni: sperimentazioni formative permanenti nelle scuole in rete per contrastare il fenomeno del fallimento formativo precoce e la dispersione scolastica; il rafforzamento dei servizi sociosanitari territoriali per garantire il diritto alla salute a tutti; incentivare la cultura del saper fare attraverso percorsi formativi integrati per produrre occupazione nel settore agroalimentare, ricettivo e culturale; realizzare una gestione responsabile delle acque anche attraverso l’inserimento di opportuna vegetazione; promuovere l’energia pulita proveniente da fonti rinnovabili; favorire lo sviluppo del sistema rurale della Valle. La Strategia d’Area per la Valle del Simeto prevede un ruolo attivo della comunità anche in fase di attuazione.

Proprio per rendere concreta la volontà di attivare un’azione di monitoraggio civico, la società civile simetina, si è organizzata in un osservatorio civico Snai Simeto che prende le mosse da una recente lettera agli amministratori, avviata in tempi di pandemia, proprio sulla centralità degli interventi Snai in questo delicato momento storico, in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte. L’osservatorio civico Snai Simeto si dà il compito di monitorare, arricchire e alimentare il percorso di attuazione della Strategia con approccio comunitario. La Snai, nella Valle del Simeto, è stata costruita da una pluralità di attori che non vuol fermarsi alla co-progettazione degli interventi, ma vuol contribuire affinché la loro realizzazione continui a essere ispirata da quei principi che ne hanno consentito l’esistenza.

Questo potrebbe consentire alle Amministrazioni di sperimentare nuovi strumenti che rafforzino un’alleanza costruttiva tra abitanti e Istituzioni, in linea con quanto già dichiarato nella Convenzione Quadro del Patto di Fiume Simeto e in attuazione del Principio di Sussidiarietà di cui all’art. 118 della Costituzione Italiana..

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