Coronavirus, Krugman (Nyt), gli Usa hanno fatto peggio dell'Italia - QdS

Coronavirus, Krugman (Nyt), gli Usa hanno fatto peggio dell’Italia

redazione web

Coronavirus, Krugman (Nyt), gli Usa hanno fatto peggio dell’Italia

lunedì 27 Luglio 2020

Il columnist del prestigioso New York Times si chiede come sia stato possibile. E dal suo ritratto emerge il rispetto per il Governo Conte e per la nostra nazione, "Paese serio e sofisticato" guidato con efficacia a confronto "della disastrosa leadership americana"

Famosi per la scarsa efficienza della burocrazia, conosciuti per la poca propensione a seguire le regole, con un’economia problematica e bassi nella crescita.

Ma allora, nel pieno della pandemia di coronavirus, perché l’Italia ha fatto meglio dell’America?

A chiederselo è stato Paul Krugman, opinionista e columnist del prestigioso New York Times, che dalle pagine del quotidiano Usa ha analizzato la situazione negli Stati Uniti comparandola con quella del nostro Paese, “entrato nella pandemia con gravi svantaggi rispetto agli States”.

Un riconoscimento indiretto a quanto fatto dal governo formato da Pd, M5s e sinistre e guidato da Giuseppe Conte che, infatti, in Italia continua a mietere consensi e a riscuotere la fiducia dei cittadini.

Ma anche una netta messa in mora del presidente americano che soltanto negli ultimi giorni si è convinto a indossare la mascherina.

“Sebbene Donald Trump – scrive Krugman – continui a vantarsi di come gli Stati Uniti abbiano avuto la migliore risposta al coronavirus al mondo, e alcuni sostenitori creduloni potrebbero davvero credergli, la mia ipotesi è che molte persone siano consapevoli che la nostra gestione del virus è stata tragicamente inferiore rispetto a, diciamo, quella della Germania”.

“Non può sorprendere, tuttavia – aggiunge -, che la disciplina e la competenza tedesche abbiano dato i loro frutti (anche se pensavamo di essere meglio preparati di chiunque altro ad affrontare una pandemia). Ma come può allora l’America fare molto peggio dell’Italia?”.

“Non intendo spacciare – sottolinea il columnist – facili stereotipi nazionali. Nonostante tutti i suoi problemi, l’Italia è un paese serio e sofisticato, non un palcoscenico da fumetto. Tuttavia, l’Italia è entrata in questa pandemia con gravi svantaggi rispetto agli Stati Uniti”.

“La burocrazia italiana – spiega il columnist – non è famosa per la sua efficienza, né i suoi cittadini sono noti per la loro disponibilità a seguire le regole. Il governo della nazione è profondamente indebitato e questo debito è importante perché l’Italia non ha una propria valuta; ciò significa che non può fare ciò che facciamo noi stampando e molti soldi in caso di crisi”.

Ma nonostante “Demografia sfavorevole e problemi economici, il rapporto tra anziani e gli adulti in età lavorativa più alto del mondo occidentale, una crescita deludente”.

Ma quando si è trattato di avere a che fare con il covid-19, ha sottolineato Krugman, “tutti questi svantaggi italiani erano compensati da un enorme vantaggio: l’Italia non era gravata dalla disastrosa leadership americana”.

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