E l'Amministrazione Trump secreta tutti i dati: via dal sito dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa (Cdc). Solo da qualche giorno il presidente populista si è fatto vedere con indosso la mascherina. Il rilancio dell'economia americano pagato a carissimo prezzo
Negli Stati Uniti oltre tre milioni e mezzo i positivi al coronavirus. I morti hanno superato la soglia dei 138.072.
Emerge dai dati della Johns Hopkins University. Per avere dei paragoni, il secondo Paese per numero di morti è il Brasile – altra nazione in cui il premier, Jair Bolsonaro, ha sempre minimizzato il fenomeno fin quando non è stato contagiato – il numero dei casi positivi raggiunge i 1.966.748, con 75.366 morti. E nella popolatissima in India il numero dei casi si attesta a 968.876 con 24.915 morti.
La situazione in America, insomma, sembra essere sfuggita di mano a Donald Trump, al punto che il presidente populista ha deciso di “censurare” i dati sulla malattia.
Infatti il sito dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa (Cdc) – punto di raccolta e diffusione delle informazioni sull’andamento della pandemia – non ha più i dati provenienti dagli ospedali americani sui nuovi casi che hanno richiesto il ricovero.
Niente cifre sulle ospedalizzazioni, sulla disponibilità di letti nei vari reparti, sulla fornitura di respiratori artificiali, maschere o materiali protettivi per il personale sanitario e i malati stessi.
Dopo aver invitato minimizzato il fenomeno, solo da qualche giorno Trump si è fatto vedere in giro con indosso la mascherina. Per i suoi “consigli”, sono stati registrati diversi casi di americani che hanno rischiato la vita bevendo disinfettanti.
Il presidente, piuttosto che attuare misure sulla sicurezza ha preferito puntare su un rilancio dell’economia. E questo gli è riuscito. Ma al prezzo del più alto numero di morti nel mondo.