Covid, Ema valuta la dose booster per i ragazzi 16-17 anni - QdS

Covid, Ema valuta la dose booster per i ragazzi 16-17 anni

Antonino Lo Re

Covid, Ema valuta la dose booster per i ragazzi 16-17 anni

giovedì 03 Febbraio 2022

L'Agenzia del Farmaco: "Stiamo valutando una richiesta di estendere l'uso della dose di richiamo agli adolescenti di 16 e 17 anni"

“Stiamo valutando una richiesta di estendere l’uso della dose di richiamo del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech negli adolescenti di età compresa tra 16 e 17 anni. Ci aspettiamo una richiesta simile per i ragazzi di 12-15 anni. L’Agenzia europea del farmaco Ema esaminerà queste domande in modalità accelerata”. E’ quanto riferisce Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema, durante il periodico aggiornamento per la stampa.

“Attendiamo dati finali sui vaccini under 5”

Sul vaccino anti-Covid per i bimbi under 5, l’Agenzia europea del farmaco Ema resta in attesa dei risultati conclusivi della sperimentazione. “Siamo in contatto con le aziende e stiamo cercando di capire quando i dati potranno esserci sottoposti. Come sappiamo, gli studi clinici sul vaccino in questa fascia età sono ancora in corso, quindi dobbiamo tenere conto di quanto i risultati finali saranno disponibili. Stiamo comunque seguendo da vicino la questione”.

La pillola Pfizer

La pillola anti-Covid Paxlovid* di Pfizer, che ha incassato nei giorni scorsi il via libera dell’Agenzia europea del farmaco Ema per l’uso ai primi sintomi in pazienti ad alto rischio, è “un’importante aggiunta al nostro portafoglio di terapie perché è il primo antivirale orale approvato in Ue. Deve essere usato il prima possibile, all’esordio dei sintomi in persone positive a Covid”, afferma Cavaleri.

I dati in vitro indicano che la pillola Pfizer “è attiva anche contro Omicron e altre varianti di preoccupazione. L’arrivo di questa nuova terapia è una notizia che è stata molto ben accolta nel contesto delle risorse disponibili per prevenire e trattare Covid”, ha sottolineato, ricordando come “i vaccini restano la pietra angolare” della risposta a Covid. Quanto all’altro antivirale orale, quello di Merck (già in uso in Italia), “abbiamo visto studi di laboratorio che indicano che anche molnupiravir, al momento sotto valutazione dell’Ema, dovrebbe essere efficace contro Omicron”, ha aggiunto l’esperto.

Quarta dose

“Stiamo esaminando tutti i dati emergenti, inclusi quelli di Israele, sull’uso di un secondo booster degli attuali vaccini anti-Covid. Al momento in ogni caso non ci sono prove sufficienti dai trial clinici o da dati ‘real world'” dalla vita reale, “che possano supportare una raccomandazione” del secondo richiamo “per la popolazione generale”, conclude Cavaleri.

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