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Femminicidi in Sicilia, l’infinita scia di sangue che macchia l’Isola: sempre più donne uccise

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Femminicidi in Sicilia, l’infinita scia di sangue che macchia l’Isola: sempre più donne uccise

Salvatore Rocca  |
giovedì 07 Settembre 2023

Non si arresta la furia dei femminicidi in Sicilia. L'ultima vittima è Marisa Leo, 39 anni, assassinata dall'ex compagno.

Cettina, Ilenia, Mariella, Vera e Marisa. Sono i nomi delle cinque donne vittime di femminicidio negli ultimi 4 mesi in Sicilia. Una lunga scia di sangue che non si ferma, ma che si è allungata in queste ore con la brutale uccisione di Marisa Leo, appunto, assassinata dall’ex compagno Angelo Reina in contrada Ferla a Marsala (Trapani) con tre colpi di pistola.

L’incontro con l’ex compagno e l’uccisione

Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe chiesto alla donna un “incontro chiarificatore”. Un agguato in piena regola, in realtà, culminato nell’esplosione dei proiettili e la decisione, da parte dell’uomo, di togliersi la vita poco dopo nei pressi di Castellammare del Golfo.

La donna, 39 anni e madre di una bambina di 4 anni, lavorava come responsabile marketing e comunicazione della cantina sociale Colomba Bianca a Mazara del Vallo. A quanto pare Marisa aveva già denunciato il suo assassino per stalking.

Lo spot antiviolenza di Marisa

La stessa Marisa Leo, inoltre, era stata protagonista di uno spot contro la violenza sulle donne realizzato nel 2019 e condiviso dall’associazione “Le Donne del Vino Sicilia”. Nelle immagini, che circolano insistentemente in queste ore, si vede la 39enne, all’epoca in dolce attesa, lanciare un messaggio di speranza e vicinanza alle donne oggetto di violenza. Impossibile guardare oggi quelle immagini senza avvertire un forte brivido lungo la schiena.

Le altre vittime di femminicidio in Sicilia

Ma parlavamo di nomi, in precedenza. Nomi di donne che oggi non ci sono più, strappate alla vita da compagni o conoscenti dei quali si fidavano. Come i due uomini accusati dell’uccisione di Vera Schiopu, 25enne di origini moldave ritrovata impiccata sabato 19 agosto a Ramacca, in provincia di Catania.

Secondo gli inquirenti, a commettere il femminicidio sarebbero stati il fidanzato della vittima e un complice del ragazzo. Entrambi avrebbero inscenato l’estremo gesto della giovane con l’intento di coprirne l’uccisione.

E poi c’è Mariella Marino, uccisa il 20 luglio a colpi d’arma da fuoco in strada a Troina (Enna), per mano del marito Maurizio Impellizzeri, il quale non si sarebbe rassegnato alla fine del matrimonio con la donna.

Pochi giorni prima, il 6 luglio, la morte di Ilenia Bonanno, 45 anni, soffocata dal marito 47enne nella loro abitazione di contrada Fontanelle, ad Agrigento. L’uomo, che si sarebbe tolto la vita impiccandosi subito dopo l’uccisione della compagna, avrebbe sofferto a lungo di depressione.

E ancora, andando a ritroso nel tempo, l’assassinino avvenuto il 10 giugno, alla Zona Industriale di Catania, di Cettina De Bormida, 69 anni, arrotata dall’auto guidata da Piero Maurizio Nasca, 52 anni, marito di Anna Longo, 56 anni, amica della vittima.

Cinque donne assassinate in poche settimane in una terra intrisa di sangue innocente. Senza dimenticare le altre – madri, figlie, ragazze – uccise nel corso del 2023, così come in un passato ancor più remoto, per le quali non verrà mai fatta sufficientemente giustizia.

Femminicidi, Sicilia quarta regione italiana

Secondo un report Istat sugli omicidi volontari, la Sicilia risulta essere la quarta regione italiana per femminicidi. In base ai dati, nel 2021 nell’Isola si sono registrati 13 casi di uccisioni di donne su un totale di 30. In buona parte gli assassini sono stati partner e ex partner come ex conviventi o ex fidanzati. Tuttavia, molti femminicidi sono stati commessi anche da parenti o da conoscenti.

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