Finanziaria 2024 approvata in commissione Bilancio, le reazioni

Finanziaria 2024 approvata in commissione Bilancio: da Schifani a De Luca, tutte le reazioni dalla politica

Daniele D'Alessandro

Finanziaria 2024 approvata in commissione Bilancio: da Schifani a De Luca, tutte le reazioni dalla politica

Redazione  |
giovedì 14 Dicembre 2023

Tutte le reazioni dal mondo della politica siciliana dopo l'approvazione della manovra finanziaria avvenuta nel pomeriggio all'Ars

Dopo un’interminabile settimana di sedute, è stata approvata a maggioranza presso la commissione Bilancio dell’Ars la manovra finanziaria varata dal governo Schifani. Il voto contrario è arrivato da M5S, PD E ScN: ritirati tutti gli emendamenti, compresi quelli aggiuntivi. Il testo, come anticipato dall’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, esce così dall’aula con una trentina di articoli complessivi, ben dieci in meno rispetto al documento base, per uno stralcio. Le norme al momento stralciate, tuttavia, potrebbero essere inserite all’interno di un collegato che potrebbe arrivare in commissione a gennaio. La manovra finanziaria potrebbe essere incardinata già domani sera, al massimo sabato per fissare a lunedì il termine per gli emendamenti: la discussione in aula, di conseguenza, dovrebbe partire già mercoledì prossimo.

Schifani: “Apprezzamento per approvazione Finanziaria, maggioranza è coesa”

Manifesto il mio apprezzamento per l’approvazione in Commissione Bilancio della Legge di Stabilità 2024/26. Un segnale concreto che dimostra la coesione della maggioranza e il rispetto della tabella di marcia che il governo si è dato verso l’approvazione definitiva della manovra”. E’ soddisfatto, naturalmente, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo l’approvazione della Finanziaria 2024 da parte della seconda Commissione Bilancio all’Ars. “Ringrazio l’assessore all’Economia, Marco Falcone, per l’impegno profuso in queste settimane e l’abnegazione del suo lavoro in linea con gli obiettivi del governo”.

Falcone: “Segnale concreto e positivo inviato da Governo e Parlamento a Sicilia e siciliani”

Anche l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha commentato il via libera finale della II commissione Ars del Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2024-2026 e della Legge di stabilità regionale 2024-2026. “Dopo l’intenso e proficuo lavoro di questi giorni – afferma Falcone – l’approvazione della Legge di Stabilità e del Bilancio 2024/26 della Regione in commissione rappresenta un positivo e concreto segnale di fattività che Governo e Parlamento mandano alla Sicilia e ai siciliani. Un ringraziamento al presidente Dario Daidone, ai deputati di maggioranza e ai deputati d’opposizione per aver lavorato anteponendo l’interesse della nostra Regione a tutto. Il governo Schifani rispetta il calendario che si era prefissato per varare, nei tempi previsti dalla legge, la Finanziaria 2024, documento economico che si basa su questi pilastri: sostegno ai Comuni, aiuti per imprese e lavoro, lotta al precariato, stabilità per i servizi ai siciliani. Raggiungere questo obiettivo darà prova di come la Regione Siciliana possa saper fare le cose per bene”, ha concluso l’assessore.

De Luca (ScN): “Siamo solo all’aperitivo: abbiamo stravolto finanziaria Schifani”

Come detto, un voto contrario alla finanziaria regionale che oggi ha ricevuto il via libera della commissione Bilancio dell’Ars è arrivato dal movimento “Sud chiama Nord”. “Siamo solo all’aperitivo – afferma il leader Cateno De Luca – Il governo Schifani ha avuto il merito di compattare tutte le forze politiche delle opposizioni. Conquisteremo la presidenza della Regione Siciliana travolgendo il governo siciliano delle destre clientelari e parassitarie. Indietro non si torna! Adesso attendiamo che prenda il via in aula la discussione per inchiodare il governo alle proprie responsabilità. Noi – prosegue De Luca – siamo stati di parola. Abbiamo consentito l’approvazione del bilancio e della legge di stabilità in commissione bilancio grazie alla compattezza di tutte le opposizioni al governo Schifani. Stanotte – ha aggiunto – la maggioranza è capitolata dopo quattro ore di dibattito sulle pregiudiziali poste dall’opposizione dovendosi rimangiare il maldestro tentativo di andare ad oltranza. La legge di stabilità del governo Schifani è stata totalmente stravolta in commissione bilancio grazie agli interventi ed agli emendamenti dell’opposizione. La maggioranza è stata messa all’angolo più volte su oltre dieci articoli che alla fine ha dovuto ritirare. Da quaranta articoli originari in commissione ne sono stati cassati dieci mentre venti sono stati completamente riscritti perché errati nel merito o improponibili sotto il profilo giuridico e contabile. Adesso, ci rivedremo in Aula dove le opposizioni si presenteranno compatte per migliorare ulteriormente il testo approvato in commissione bilancio”.

Antonio De Luca (M5S): “No al maxiemendamento come chiesto dalle opposizioni: battaglia ora in aula”

Non conta fare velocemente una legge, bisogna farla bene, per questo abbiamo costretto il governo a rivedere i propri piani, stoppando il maxiemendamento all’orizzonte e costringendolo a portare tutte le norme in aula, dopo averne stralciate una decina. Sarà lì la vera battaglia, nella quale, come peraltro avvenuto in commissione bilancio, non faremo sconti per migliorare una legge pessima e senza visione, in perfetto stile Schifani” Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca al termine dei lavori della commissione bilancio. “I gruppi di opposizione – dice Antonio De Luca – hanno dato prova di grande compattezza davanti ad un esecutivo che premeva sull’acceleratore non certo per il bene della Sicilia, ma solo per potersi di vantare di essere stato il primo, dopo tantissimi anni, a varare la finanziaria entro dicembre”. “La fretta –continua Antonio De Luca – fa spesso a pugni con la qualità, che non è certo il pezzo forte di questo governo, anzi. Di qualità in questa manovra ce n’è veramente poca, mentre gli articoli che rischiano di essere inutili o addirittura di fare danno abbondano, come la riscrittura dell’articolo 18 che scarica sui sindaci la responsabilità della prevenzione degli incendi o l’ok al comma sul Cefpas che serve solo a spianare la strada a future stabilizzazioni e non di certo a migliorare la qualità del nostro servizio sanitario regionale”.

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