Messina, la cerimonia d'inaugurazione del nuovo anno giudiziario
19 Febbraio 2025

Inaugurazione anno giudiziario a Messina, presidente Corte d’Appello: “Grave carenza d’organico”

Inaugurazione anno giudiziario a Messina, presidente Corte d’Appello: “Grave carenza d’organico”

Lina Bruno  |
sabato 25 Gennaio 2025

Emerso il malessere di un'amministrazione della giustizia che fatica a raggiungere traguardi di efficacia ed efficienza nonostante le riforme

Le criticità di sempre per la carenza negli organici ed i disagi logistici ma non siamo più alla mole di arretrati del 2019. Nella relazione del primo presidente della Corte d’Appello Luigi Lombardo in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Distretto di Messina c’è tutto il malessere di una amministrazione della giustizia che fatica a raggiungere traguardi di efficacia ed efficienza e questo malgrado le riforme. Ma prima che la cerimonia iniziasse davanti alle porte di Palazzo Piacentini è andata in scena la protesta dell’Associazione nazionale magistrati contro la riforma della Giustizia che sta facendo il suo percorso parlamentare; nel loro presidio con toghe, coccarde tricolori e  copie della Costituzione in mano hanno esposto dei cartelli con una citazione del giurista Piero Calamandrei. Per protesta sono poi usciti dall’aula quando il rappresentante del ministero della Giustizia Massimo Parisi ha fatto il suo intervento.  E in realtà la cerimonia, più che dal dibattito sul funzionamento degli uffici del Distretto è stata monopolizzata da alcuni contenuti della riforma Nordio, tra tutti la separazione delle carriere.  Unica eccezione il presedente dell’Ordine degli avvocati Paolo Vermiglio che ha voluto soffermarsi sulle carenze e i disagi che vivono operatori e utenti.

La relazione del presidente Luigi Lombardo si è soffermata molto sulle carenze d’organico

 “A parte le scoperture esistenti- scrive il presidente della Corte d’Appello – nel complesso tutti i capi degli uffici lamentano l’inadeguatezza delle piante organiche rispetto al numero delle sopravvenienze. Grave l’inadeguatezza dell’organico della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, composto dal Procuratore della Repubblica e da un solo sostituto”. Critica la situazione nei tribunali del distretto (Patti e Barcellona PG): “I Presidenti dei Tribunali di Barcellona P.G. e di Patti lamentano le difficoltà gestionali derivanti dal continuo avvicendamento dei magistrati, in genere di prima nomina, e dai non brevi tempi di copertura delle relative posizioni vacanti. Il Presidente del Tribunale di Patti sottolinea come il turn-over dei magistrati sia continuo e massiccio, con tassi tra i più elevati d’Italia. Va poi osservato come le piante organiche dei Tribunali periferici siano del tutto inadeguate rispetto alla necessità di far fronte ai dibattimenti relativi ai processi di criminalità organizzata”. 

Pochi passi avanti anche nella logistica. “ E’ rimasta quasi immutata la difficile situazione degli uffici giudiziari messinesi, insufficiente nelle strutture e dispersa sul territorio cittadino -ha detto Lombardo. -Le strutture edilizie adibite all’attività giudiziaria  rimangono in una condizione di severissima inadeguatezza, ulteriormente acuitasi con la immissione in servizio dei funzionari addetti agli Uffici per il processo. Ma qualcosa si è anche mossa. “ Sono iniziati i lavori di ristrutturazione dei due Palazzi di via Garibaldi, acquistati per essere destinati ad uffici giudiziari. I lavori  si prevede che possano finire a fine 2025, con la possibilità di trasferire negli stessi, già ad inizio 2026, diversi uffici giudiziari. Altra importante iniziativa è quella relativa all’acquisto di un terzo edificio, quello di via Capra, di proprietà dell’Inps. In tale edificio, nel dicembre 2023 sono stati già trasferiti, sulla base di un contratto di locazione, gli Uffici del Giudice di pace di Messina e della Sezione lavoro del tribunale della città. Si tratta, pur sempre, di palazzi di non grandi dimensioni, nei quali è possibile trasferire solo segmenti degli uffici giudiziari”.

Un focus nella relazione  è dedicato alla devianza minorile. “Ciò che colpisce è, soprattutto, la solitudine e la trascuratezza di molti minorenni, anche in tenerissima età, spesso vittime di violenze, in ambiti familiari complessi e anche patologici, dove si rileva l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. Si tratta di minorenni – dice il presidente della Corte d’appello – che non riescono a esprimere le proprie emozioni anche per l’assenza di adulti disponibili ad ascoltarli, non soltanto in ambiti familiari delle periferie, ma anche nelle famiglie economicamente benestanti. Preoccupante – aggiunge- è l’abuso diffuso di sostanze stupefacenti, soprattutto del tipo crack, ormai considerata la cocaina dei poveri per il basso prezzo d’acquisto, anche di 5 euro a dose, e la frequentazione, da parte dei ragazzi, di giovani spacciatori provenienti da altre province. Grava  pesantemente la mancanza, nel territorio del distretto, di sufficienti servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari – dice Lombardo- in grado di seguire i processi di crescita”.

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