Isolati per scelta

Isolati per scelta

Daniele D'Alessandro

Isolati per scelta

Giovanni Pizzo  |
domenica 03 Settembre 2023

Sembra che il Turismo nell’isola sia, invece di un’industria con logiche razionali, un terreno di caccia o di scontro per apparati burocratici statali, regionali e locali.

Mentre Salvini in un gioco di parole pontifica sul Ponte, le isole minori siciliane rischiano di isolarsi. La Caronte&Tourist che assicura il collegamento per la continuità territoriale minima su contratto dello Stato, effettua ulteriori corse per agevolare in particolare la fruizione turistica si finanziamento regionale. Dopo aver avuto sequestrate molte navi a causa di una vicenda dai contorni poco chiari e indefiniti, come molte cose che partono da esposti che possono avere condivisioni in alcuni ambienti, gli armatori messinesi hanno rinunciato al finanziamento regionale.

Ora, ai sensi delle procedure sindacali previste per legge, hanno avvisato il personale per arrivare al licenziamento in vista di una probabile prossima gara sui trasporti marittimi. Finora le gare sono state ad unico concorrente, il prezzo in gara e le condizioni non attraggono nessun armatore. Il combinato disposto di logiche amministrative regionali e interventi, non si sa quanto supportati o suggeriti, della magistratura, porteranno ad un progressivo isolamento dell’arcipelago siciliano. A questo aggiungiamo il disastro del trasporto aereo per l’incidente di Catania ed il caro voli.

La tempesta perfetta è servita. Possiamo buttare tutti i soldi che vogliamo in shooting fotografici a Cannes o in iperbolici See Sicily, ma c’è poco da vedere se quei luoghi decantati sono irraggiungibili ai più. A questo si aggiungono piccole disgrazie sotto forma di ordinanze sindacali, tipo quella del Sindaco di Lipari che ad agosto ha vietato musica e divertimento, nate sembra per tutelare il buon riposo, speriamo non eterno, dei residenti. Sembra che il Turismo nell’isola sia, invece di un’industria con logiche razionali, un terreno di caccia o di scontro per apparati burocratici statali, regionali e locali.

Il turismo, che è fatto di servizio e delle ragioni dei clienti, a noi orgogliosi siciliani fa un po’ schifo. Ci avevano abituati, fino al reddito di cittadinanza, a vivere di soldi pubblici, non a tenere pulite le città e fruibili i luoghi turistici. Di fatto l’unica eccezione quest’anno è avvenuta a Taormina, sull’onda casuale di  White Lotus, in cui  Regione e dintorni non c’entrano nulla.  Ovviamente Malta e Baleari ringraziano la stupidità siciliana che lavora ostinatamente per il Re di Prussia.

Così è se vi pare.

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