Sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa a eseguire il provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania
Confisca da 50 milioni di euro per un ergastolano del clan Nardo condannato per mafia. Nonostante lo stato di detenzione, il boss Filadelfo Emanuele Ruggeri – protagonista dell’ultima operazione anti mafia a Siracusa – continuava ad amministrare gli “affari” dal carcere attraverso i familiari.
Sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa a eseguire il provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania. Passano allo Stato importanti aziende di trasporto operanti nella Sicilia orientale.
Mafia, boss Ruggeri gestiva gli affari dal carcere: operazione a Siracusa
Il 20 ottobre 2022, a Lentini (SR) e Carlentini (SR), il Nucleo Investigativo del comando provinciale carabinieri di Siracusa ha eseguito la confisca dei sottonotati beni riconducibili a Filadelfo Emanuele Ruggeri, appartenente al clan mafioso Nardo:
- due terreni siti in Carlentini;
- 100% delle imprese, delle quote societarie e tutti i beni costituiti in azienda (157 motrici, 244 rimorchi, 6 autoveicoli e vari conti correnti di cospicua entità) delle ditte di trasporto su gomma. Entrambe le ditte hanno sede legale in Lentini (SR). Si tratta di: Ruggeri Francesco, impresa individuale e Ruggeri Trasporti s.r.l.
I beni, del valore complessivo 50.000.000 di euro, il 7 febbraio 2020 erano già stati sottoposti a sequestro finalizzato alla confisca.
Le indagini: i prestanome e la gestione degli affari dal carcere
Le indagini hanno consentito di accertare che le attività economiche in parola, di fatto condotte sotto la gestione del detenuto Ruggeri, condannato per mafia, operavano nel lucroso settore dell’autotrasporto dell’ortofrutta, in particolare degli agrumi.
Ruggeri agiva tramite persone a lui riconducibili, avvalendosi di modalità mafiose e garantendo così al clan ingentissimi introiti.
Le indagini hanno dimostrato come Ruggeri, avvalendosi della collaborazione di familiari e prestanome, continuasse a gestire l’attività del clan e le imprese sopra citate. Questo nonostante fosse detenuto dagli anni Novanta per associazione mafiosa, per omicidi e altro.
Le attività erano strumentali alle attività illecite del clan. Vista anche l’evidente sproporzione dei redditi dichiarati/leciti dei soggetti in parola con il patrimonio accumulato e gli investimenti operati, i militari hanno proceduto alla confisca.
Ecco il video – commento all’operazione condotta dai carabinieri di Siracusa.