Rifiuti indifferenziati a Messina, gare per oltre 40 milioni

Rifiuti, ecco la gara d’appalto da oltre 40 milioni di euro per la raccolta a Messina e provincia

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Rifiuti, ecco la gara d’appalto da oltre 40 milioni di euro per la raccolta a Messina e provincia

Simone Olivelli  |
mercoledì 22 Maggio 2024

Un anno per pianificare il servizio di raccolta in provincia di Messina: prevista una spesa di oltre 40 milioni di euro.

Un anno, al massimo due, non di più. È l’orizzonte temporale che in provincia di Messina si è deciso di porsi per pianificare il servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati. La gestione, che interessa poco meno di una cinquantina di comuni tra cui il capoluogo, è al centro di una gara d’appalto pubblicata nelle scorse ore e che si chiuderà il 19 giugno.

In ballo c’è un servizio che, nel complesso, vale quasi 18 milioni di euro all’anno e per il quale è stato previsto un impegno di spesa di oltre 40 milioni, considerata la possibilità di concedere una proroga ai contratti che verranno stipulati ma anche tutte le spese accessorie, tra cui un tesoretto da sette milioni che verrebbe messo a disposizione nel caso in cui la spazzatura da raccogliere dovesse essere maggiore rispetto a quella prevista.

Rifiuti indifferenziati a Messina, 70mila tonnellate all’anno

L’appalto, il cui affidamento è gestito dalla società MessinaServizi in seguito alla firma della convenzione con la Srr Messina Area Metropolitana, ovvero l’ente che si occupa della pianificazione del ciclo dei rifiuti nella città dello Stretto e in altri 46 centri della provincia, interessa la gestione di oltre 70mila tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno.

La gara d’appalto

La gara è stata suddivisa in tre lotti, lasciando la possibilità alle società che operano del settore di concorrere anche per l’aggiudicazione di più di uno di essi.

Il primo raggruppa i comuni della fascia ionica – nello specifico Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Forza D’Agrò, Furci Siculo, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Itala, Letojanni, Limina, Mandanici, Mongiuffi Melia, Nizza Di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Santa Teresa Di Riva, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina – e vale due milioni e 730mila euro, oltre Iva, a fronte delle 10.500 tonnellate di indifferenziata che si prevede saranno prodotte in dodici mesi.

I comuni dell‘area tirrenica inseriti nel secondo lotto sono Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Condrò, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Merì, Milazzo, Monforte S. Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, Rometta, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Saponara, Spadafora, Terme Vigliatore, Torregrotta, Valdina, Venetico, Villafranca Tirrena. Qui la spazzatura da mandare a smaltimento è stata quantificata in 18.900 tonnellate all’anno, mentre la base d’asta fissata in quattro milioni e 940mila euro.

Infine il caso Messina: il capoluogo è al centro del terzo lotto con le sue 41mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati, per la cui raccolta sono stati stanziati ben dieci milioni e 660mila euro.

Il costo dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati a Messina

Il calcolo delle base d’asta per i singoli lotti riflette il recente andamento dei costi di smaltimento che le società, e a loro volta i Comuni che finanziano i servizi, devono affrontare. Dopo la drastica riduzione degli spazi esistenti nelle discariche siciliane o addirittura la chiusura di alcune di esse – come nel caso di quella di Lentini di proprietà della Sicula Trasporti –, l’invio dei rifiuti fuori i confini regionali, da mera ipotesi paventata come pungolo per spingere le amministrazioni locali a elevare le percentuali di raccolta differenziata, si è trasformato in pilastro fondamentale per evitare che la Sicilia sprofondasse in nuove crisi igienico-sanitarie.

Ciò però ha portato a un’impennata delle tariffe offerte dalle società che si occupano di trovare le destinazioni finali, spesso fuori dall’Italia, per i rifiuti. Tra queste la stessa Sicula Trasporti che negli ultimi anni, sotto la gestione degli amministratori giudiziari subentrati alla guida della società dopo il sequestro disposto dal tribunale di Catania, ha continuato ad avere un ruolo da protagonista attraverso l’impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb). Ed è proprio a Lentini che saranno portati i rifiuti del Messinese.

Per il trasporto, il passaggio nel Tmb e il successivo invio all’estero è stato ipotizzato un costo a tonnellata di 250 euro.

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Le richieste ai partecipanti

Pur trattandosi di una gara d’appalto annuale, con la possibilità di una proroga di pari durata e alle stesse condizioni, le cifre in ballo sono importanti. In tal senso sarà interessante capire quante società si faranno avanti la raccolta della spazzatura in un’area dove sono presenti tanti comuni, magari di piccole dimensioni, ma ognuno di essi con proprie organizzazioni in materia di gestione dei rifiuti.

“L’appaltatore – si legge nei documenti allegati alla procedura – dovrà raccogliere tutte le informazioni utili e necessarie che potranno essere determinanti nella realizzazione del servizio, senza per questo avere diritto a compensi aggiuntivi del prezzo di contratto. Pertanto, prima di inoltrare l’offerta, ha l’obbligo di esaminare tutti gli elaborati allegati al contratto e di valutare le quantità e la qualità del servizio da eseguire, le difficoltà relative all’esecuzione del servizio, la specializzazione del proprio personale e la disponibilità delle risorse tecniche necessarie”.

Tra le previsioni del capitolato d’appalto è specificato che la società aggiudicataria “deve realizzare il servizio, tenuto conto delle esigenze dei singoli Comuni contraenti e delle necessità di conferimento degli stessi”. Lunga la serie di penalità previste in caso di inadempienze, mentre è richiesta una buona capacità di adattamento alle modifiche in corsa: “Ogni Comune contraente – viene chiarito nel capitolato d’appalto per i rifiuti indifferenziati – potrà modificare, in qualsiasi momento e senza che la società aggiudicataria abbia a pretendere alcun compenso aggiuntivo l’organizzazione del servizio. La segnalazione di modifica di programma sarà effettuata entro le ore 17 del giorno precedente”.

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