Rifiuti, Sicilia verso norma ad hoc nel Decreto energia - QdS

Rifiuti, un commissario per bypassare l’impasse: Sicilia verso norma ad hoc

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Rifiuti, un commissario per bypassare l’impasse: Sicilia verso norma ad hoc

Mauro Seminara  |
lunedì 20 Novembre 2023

Attesa per la norma che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto ha garantito al presidente della Regione Siciliana. Schifani: "Non chiediamo nulla di straordinario".

A margine della conferenza stampa tenuta stamattina dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani ha anticipato i prossimi passi per la risoluzione del problema rifiuti in Sicilia. “C’é stato promesso, ufficialmente giorni fa dal ministro Pichetto, che al primo decreto, dovrebbe essere il decreto energia, che ormai è in fase di elaborazione, sarà inserita una norma il cui contenuto effettivamente è già stato concordato tra i miei uffici e gli uffici del ministro”, ha affermato Schifani precisando che gli è stato assicurato dallo stesso ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto.

La norma, da quanto espresso oggi dal presidente della Regione Siciliana, dovrebbe provvedere alla rimozione degli ostacoli che fino ad oggi hanno immobilizzato la Regione e sbloccare quindi la fase operativa per il Piano regionale dei rifiuti.

Emergenza rifiuti in Sicilia, il tema del commissariamento

“Giorni orsono ho ricevuto una nota a firma del ministro, il quale, per evitare equivoci, chiariva che il commissariamento avrebbe toccato anche i poteri per la velocizzazione del Piano rifiuti”. Quindi non uno sgarbo per inadeguatezza regionale ma un aiuto ministeriale per aggirare ostacoli e spingere il Piano regionale rifiuti fuori dalla condizione in cui parrebbe arenato. Garbo che il ministro e il governatore sembrano scambiarsi in un adeguato rapporto istituzionale.

“Ho ricevuto questa nota, però per garbo istituzionale, sapendo che poi l’avrei incontrato l’indomani, l’ho tenuta per me”, ha detto Schifani aggiungendo che “ne ha fatto cenno (il ministro Pichetto, nda), e verrà resa pubblica appena possibile, visto che lui ne ha parlato”. La nota, secondo il presidente della Regione, “è stata chiarissima dove lui assume impegni precisi, per cui materialmente non ho mai avuto dubbi”.

Grande fiducia quindi tra Schifani e Pichetto, ma il “però” è dietro l’angolo: “Però è chiaro – ha affermato Schifani – che son passati dei mesi e dalle rassicurazioni noi ora ci attendiamo i fatti”.

Dalle parole ai fatti

“I fatti arriveranno anche perché mi fido dell’impegno politico ma anche istituzionale del ministro”, ha affermato, rassicurante, lo stesso Renato Schifani ponendo quasi un pegno sulla parola del ministro Pichetto. E nel passare dalle parole ai fatti, avendo esaurito i tempi ordinari e dovendo adesso passare a misure più drastiche e risolutive, si prevede la risposta alle richieste del presidente forzista della Regione Siciliana: “Non chiediamo nulla di straordinario: chiediamo poteri che Draghi ha dato a Gualtieri; esercitati sempre con responsabilità, con accuratezza, con professionalità. Perché ci circonderemo naturalmente di esperti del settore, perché chi vi parla ha fatto per tanti anni l’avvocato, e quindi sarà prevista la nomina di un commissario, quindi una figura altamente specializzata sul campo e non certo politica ma tecnica”.

Piano rifiuti, due aree da individuare

Il Piano regionale dei rifiuti per la Sicilia è già partito. Il 6 novembre era stato avviato l’iter per ottenere la Valutazione ambientale strategica relativa all’aggiornamento e all’adeguamento del Piano regionale dei rifiuti.

Il presidente Schifani aveva presieduto il tavolo tecnico alla presenza dell’assessore ai Rifiuti Roberto Di Mauro, del dirigente generale del dipartimento competente Calogero Burgio e di esperti e tecnici dell’amministrazione regionale. “Infatti – ha detto oggi Schifani – siamo già alla commissione tecnico scientifica che ha preparato il gruppo di lavoro per esaminare e dare il parere sul piano dei rifiuti, e quindi siamo pronti a velocizzare ulteriormente questa procedura delicata e strategica”.

Aspettando il decreto energia

Nel corso di quel tavolo tecnico era stato affrontato anche il tema dei termovalorizzatori, il cui dimensionamento sarà condizionato ai contenuti del nuovo Piano, per il quale rimangono circa 30 giorni per la presentazione di eventuali osservazioni. Nel frattempo il ministero aveva annunciato, in data 14 novembre nel corso di una audizione in Commissione parlamentare sulle ecomafie, che “sono in corso di completamento le interlocuzioni con gli altri Dicasteri ed Enti competenti” per un aggiornamento del Programma Nazionale di prevenzione dei rifiuti, anticipando così anche a grandi linee cosa potrebbe introdurre il prossimo “decreto energia“: “La transizione verso modelli efficienti di economia circolare rappresenta un percorso efficace anche nel contrasto alle attività delle organizzazioni criminali, grazie alla riduzione del volume di business legato la traffico illecito di rifiuti”.

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