Stelle Michelin, in Sicilia brilla quella dello chef Mantarro - QdS

Guida Michelin, lo chef Mantarro si riprende la sua stella. “Il futuro della cucina siciliana è vegetale”

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Guida Michelin, lo chef Mantarro si riprende la sua stella. “Il futuro della cucina siciliana è vegetale”

Salvatore Rocca  |
venerdì 11 Novembre 2022

Il ristorante "Principe Cerami" dello chef Massimo Mantarro premiato con una stella dalla Guida Michelin. Ecco i segreti del suo successo e il pensiero sull'evoluzione della cucina locale.

C’è tanta Sicilia nella Guida Michelin 2023, la pubblicazione che, con l’assegnazione delle sue famose stelle, premia i ristoranti più virtuosi.

L’Isola è infatti la seconda regione italiana a fregiarsi del maggior numero di “new entry”. Sono 5 gli ingressi stellati (insieme alla Toscana) che posizionano la Sicilia alle spalle della Lombardia, primatista dell’anno con 7.

Il Principe Cerami tra le eccellenze siciliane

Tra i ristoranti siciliani premiati nella 68esima edizione della Guida Michelin 2023 che si è svolta a Franciacorta (Brescia) vi è anche il Principe Cerami dell’hotel San Domenico Palace di Taormina, in provincia di Messina. Per il ristorante, affidato allo chef Massimo Mantarro, originario di Piedimonte Etneo, in provincia di Catania, si tratta di un gradito ritorno tra le eccellenze stellate.

In passato il Principe Cerami aveva già ricevuto due stelle Michelin, ma era stato costretto a chiudere in seguito a importanti lavori di ristrutturazione dell’hotel che sono durati circa 3 anni.

La riapertura del ristorante è avvenuta soltanto lo scorso anno, il 1° luglio 2021, sotto la firma di Four Seasons. Ma cosa c’è alle spalle di questo successo?

Lo chef Mantarro: “Percorso studiato per il cliente”

“I segreti sono un team talentuoso che mi sostiene sempre, e la voglia di trovare tutto quello che può far stare bene a tavola”, dichiara al Quotidiano di Sicilia lo chef Massimo Mantarro.

“Per me – sottolinea – l’ospitalità segue tutto il percorso dell’ospite. Un ospite che si sente il benvenuto all’entrata del San Domenico Palace, a Four Seasons Hotel con i nostri valletti e agenti guest service, per poi proseguire con il benvenuto delle nostre hostess all’entrata del Principe Cerami”.

Il percorso continua “con l’accoglienza culinaria degli amuse-bouche prima della degustazione e, infine, con le coccole del nostro Pastry Chef Vincenzo Abagnale e del team con una selezione di dolci a fine degustazione. Per non dimenticare un ‘cadeau’ che diamo al cliente prima che vada via. E’ un’esperienza a 360 gradi”.

L’evoluzione della cucina siciliana

Nel corso di questi anni l’arte culinaria adoperata dallo chef Massimo Mantarro si è evoluta costantemente. In particolare, in questi ultimi tempi “si è snellita” per andare incontro “agli interessi di un pubblico più ampio ed esigente”.

“Abbiamo aggiunto da quest’anno anche un menù totalmente vegetale perché credo che il vegetale sia il futuro. Inoltre, essendo un hotel Four Seasons, tantissimi dei nostri ospiti sono internazionali“, ribadisce Mantarro.

“Abbiamo a cuore di far provare la cucina siciliana ma sempre con un twist diverso nella struttura e nell’estetica. Per esempio uno dei piatti più apprezzati di questa stagione è stato lo spaghetto Monte Etna, con grani autoctoni, estratto di pomodori siciliani, fonduta di ricotta e mollica tostata con erbe locali”.

Ristorazione, un occhio alla crisi senza scontentare il cliente

Oltre al professionista, c’è l’uomo. Una volta svestita la giacca da chef, Massimo Mantarro preferisce dedicarsi al relax e agli affetti, nel cuore di una terra, la Sicilia, che ha sempre amato. “Fuori sono sempre una persona umile, che ama stare tra la natura. Preferibilmente in campagna con mia moglie e i miei cani”, sottolinea.

Lavoro, abnegazione e passione che, ultimamente, devono fare i conti con la crisi energetica che sta colpendo, tra i tanti, anche il settore della ristorazione.

Secondo una recente analisi effettuata da Confcommercio, attività come i ristoranti in Italia sostengono una spesa relativa alle bollette superiore rispetto ad altri Paesi. Per fare alcuni esempi, nel nostro Paese si paga il 27% in più rispetto alla Spagna e addirittura il 70% in più della Francia.

“Sicuramente è un momento complesso e dobbiamo fare attenzione ai costi – ammette lo chef Massimo Mantarro – ma non sacrifichiamo mai l’esperienza del cliente. La mia speranza per il 2023 è di trovare una soluzione alla crisi energetica e alle situazioni geo-politiche”.

Si ringrazia per le foto Four Seasons

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