Vendite al dettaglio, dati e fiducia in calo in Italia - QdS

Vendite al dettaglio, decrescita a giugno. Federdistribuzione: “Fiducia in calo, consumi a rischio”

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Vendite al dettaglio, decrescita a giugno. Federdistribuzione: “Fiducia in calo, consumi a rischio”

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mercoledì 03 Agosto 2022

I dati Istat sulla vendita a dettaglio relativi a giugno 2022 preoccupano Federdistribuzione. Soluzione? "Bisogna difendere il potere d'acquisto delle famiglie"

I dati Istat sulle vendite al dettaglio di giugno registrano una decrescita sul mese precedente (-1,1%), determinata dalla flessione dei beni non alimentari (-2,2%) non compensata dalla modesta crescita di quelli alimentari (+0,4%).

“Assistiamo a una contrazione generale delle vendite e a un aumento molto contenuto delle vendite in valore dei beni alimentari per il forte effetto dell’inflazione, ma a livello tendenziale si accentua l’andamento negativo delle vendite in volume del comparto food (-4,4%) e del comparto non food (-3,3%) per effetto del clima d’incertezza economica, in peggioramento, che grava sulle famiglie”. Questo è il commento di Carlo Alberto Buttarelli, direttore dell’Ufficio Studi e Relazioni con la Filiera di Federdistribuzione.

Vendite, fiducia al minimo. Federdistribuzione: “Dato preoccupante”

Istat registra a luglio un calo sensibile della fiducia dei consumatori, che tocca un minimo che non si registrava da maggio 2020, in piena pandemia. Tra le voci che compongono l’indice di fiducia dei consumatori, tutte in calo, le diminuzioni più marcate sono quelle relative al clima economico e a quello futuro”, aggiunge Buttarelli.

“È un dato che preoccupa in vista dei prossimi mesi: in autunno, per l’impatto congiunto di questo sentiment negativo e degli effetti dell’inflazione, potrebbe accentuarsi una contrazione dei consumi. Qualora le azioni messe in atto dai consumatori, per difendersi dall’impatto dell’aumento dei prezzi sui propri bilanci, riguardassero una maggiore ricerca di risparmio e convenienza a discapito della qualità dei prodotti, potrebbero essere significativamente penalizzate le filiere produttive italiane di eccellenza”.

“Rimane quindi fondamentale per i prossimi mesi difendere il potere d’acquisto delle famiglie, a cominciare dai nuclei a reddito basso e con figli, per dare sostegno ai consumi e garantire, di conseguenza, stabilità all’economia del Paese”, conclude Buttarelli.

Vendite al dettaglio giugno 2022: i dati Istat

Il commento di Federdistribuzione è chiaro: le vendite in Italia non vanno bene e i più recenti dati Istat lo confermano.

A giugno 2022, infatti, si stima una flessione congiunturale per le vendite al dettaglio (-1,1% in valore e -1,8% in volume). Le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore (-2,2%) sia in volume (-2,5%), mentre per i beni alimentari si registra un aumento in valore (+0,4%) e una diminuzione in volume (-0,8%). Tra i beni non alimentari più acquistati ci sono quelli per la cura della persona (+3,2%) e i prodotti farmaceutici (+2,5%).

I dati risultano in calo rispetto al periodo precedente, ma in crescita nel secondo trimestre nel 2022. Ecco il commento Istat: “Il secondo trimestre 2022 si conclude con un’accelerazione della crescita congiunturale delle vendite al dettaglio, in buona parte attribuibile all’incremento dei prezzi. I volumi, infatti, sono in calo sia nel primo sia nel secondo trimestre di quest’anno”.

“Nel confronto tendenziale, a giugno, il valore delle vendite è in crescita, trainato dalla grande distribuzione, e in particolare dai beni alimentari. Anche in questo caso, tuttavia, i volumi, nel loro complesso, sono in calo”.

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