Viadotto Ritiro, ripartono i lavori ma trionfa lo scetticismo - QdS

Viadotto Ritiro, l’era “infinita” dei cantieri: ripartono i lavori della Toto, ma c’è scetticismo

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Viadotto Ritiro, l’era “infinita” dei cantieri: ripartono i lavori della Toto, ma c’è scetticismo

Hermes Carbone  |
sabato 02 Dicembre 2023

Le "grandi incompiute" di Messina, lo svincolo Giostra e il viadotto Ritiro: tra ritardi, problemi e disagi, ecco la situazione a inizio dicembre.

Dopo 12 anni sembrerebbero essersi definitivamente sbloccati i lavori sul viadotto Ritiro, uno dei più importanti cantieri presenti a Messina. I ritardi accumulati negli anni sono stati oggetto di una inchiesta realizzata proprio dal Quotidiano di Sicilia lo scorso 19 novembre.

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Il punto sui lavori lungo il viadotto Ritiro

Tre giorni dopo la pubblicazione e a due mesi di distanza dalle braccia incrociate, gli operai della Toto Costruzioni, il colosso abruzzese rimasto in arretrato di tre mesi con i pagamenti degli stipendi, sono tornati in cantiere. A sbloccare la situazione le rassicurazioni giunte da parte Consorzio per le Autostrade Siciliane “che al momento deve alla Toto Costruzioni oltre 2 milioni e 300mila euro”, come conferma la stessa azienda di Chieti e come risulta dal portale per i lavori pubblici nell’isola Caronte.

Decisiva, in realtà, soprattutto la restituzione alla Toto Costruzioni della gestione dell’Autostrada dei Parchi, con il Tribunale di Roma che ha respinto gli ultimi ricorsi di Mit e Anas il 14 novembre scorso e previsto un esborso di oltre 500 milioni di euro in favore dell’azienda edile, che in questo modo ha rinunciato a un contenzioso dal valore di oltre 5 miliardi di euro con il governo.

Questioni irrisolte

Restano ancora attive al momento delle pendenze economiche per i lavoratori, come sottolineato dal segretario generale della UIL Messina Ivan Tripodi: “Uno dei tre stipendi avanzati è stato saldato dalla Toto e abbiamo chiesto che gli altri due vengano erogati entro Natale”. Un piccolo stop degli ultimi giorni per un problema tecnico a uno dei giunti riscontrato sul cantiere, non dovrebbe far slittare di troppo la data del 28 febbraio 2024 segnata in rosso sul calendario.

Quando finirà “l’era dei cantieri”

Questa la scadenza di fine lavori fornita dalla Toto al Cas, anche se sul tema c’è ancora scetticismo proprio da parte dei sindacati. Dalla consegna dei cantieri, nel 2015, l’opera si sarebbe infatti dovuta realizzare in 2 anni e 4 mesi. Da allora sono trascorsi sei anni e la data di consegna continua a slittare. Degli 80 operai presenti all’inizio, oggi ne sono rimasti solo 15.

Secondo la Toto sarebbero “sufficienti per ultimare i lavori entro il 28 febbraio 2024”. Ma appena due mesi fa gli operai erano più del doppio prima dello stop forzato a causa dei mancati pagamenti. Se la situazione del viadotto Ritiro dopo 12 anni sembra essere sul punto di sbloccarsi, più complessa è invece la vicenda riguardante gli svincoli di Giostra e, in particolare, i viadotti “O” e “P”.

“Alcune anomalie individuate compromettono il corretto funzionamento dell’impalcato, soprattutto sotto azioni sismiche. I tempi per completare il tutto, quando però si tornerà in cantiere dovrebbero non andare oltre un anno di lavori”, ha confermato il vicesindaco di Messina, Salvatore Mondello.

Lo scorso 31 ottobre il Comune ha poi nominato come Rup l’ingegnere Silvana Mondello. Nelle intenzioni di palazzo Zanca si sarebbe dovuta accertare le responsabilità dei ritardi, ma pochi giorni fa la Regione blocca tutto: il cantiere è connesso con la realizzazione del Ponte sullo Stretto e il controllo spetta al Provveditorato alle Opere Pubbliche.

I tecnici di Palermo dovranno adesso verificare da capo tutti gli incartamenti e comprendere dove risiedano e cortocircuiti. Ma, soprattutto, procedere per le vie legali nei confronti di chi, da 27 anni a questa parte, ha privato la città della sua espansione stradale nella zona nord. Il completamento dell’opera, al momento, appare un miraggio.

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