Vitalizi, l’interesse generale prevale su quello personale - QdS

Vitalizi, l’interesse generale prevale su quello personale

Raffaella Pessina

Vitalizi, l’interesse generale prevale su quello personale

martedì 05 Maggio 2020

Una sentenza del Tribunale di Trento che ha rigettato il ricorso contro il tetto, ha riportato il tema sotto i riflettori. Josè Marano (M5s), “quella del nostro Movimento è una battaglia per l’uguaglianza”

PALERMO – Torna di attualità la vicenda che riguarda i vitalizi dei consiglieri regionali o dei deputati, nel caso della Sicilia. Il Tribunale di Trento, a un anno dalla Corte Costituzionale, ha rigettato il ricorso di venti ex consiglieri regionali contro la legge che regola il tetto dei vitalizi e li taglia con effetto retroattivo, destinando le somme a un fondo per le famiglie e l’occupazione.

Grande soddisfazione è stata espressa dalle sigle sindacali, schieratesi con la Regione. I ricorrenti si erano opposti alla Legge regionale 4 del 2014 sul taglio dei vitalizi regionali, con cui si stabilivano con effetto retroattivo la riduzione del 20% degli importi e il tetto di 9.000 euro massimo in caso di cumulazione di vitalizi. Il giudice ha decretato l’legittimità della retroattività della norma in questione, in quanto sul diritto del singolo (i consiglieri regionali ricorrenti) prevale l’interesse della cittadinanza; la norma regionale, infatti, impone il versamento delle somme eccedenti di vitalizio per sostenere il Fonda Family, creato per tutelare con iniziative per famiglie e occupazione i cittadini e le cittadine in una fase di grave crisi economica. Iniziativa che assume carattere di urgenza in un periodo come questo, in cui l’epidemia del Coronavirus ha messo in ginocchio gran parte della popolazione.

Sulla vicenda abbiamo sentito il deputato regionale del Movimento 5 stelle all’Ars, José Marano. “La decisione del tribunale di Trento – ha dichiarato al Quotidiano di Sicilia – è il segnale che noi del Movimento 5 stelle andiamo nella direzione giusta. In precedenza avevamo presentato vari emendamenti alla legge sui vitalizi in Sicilia che avrebbe portato un risparmio di 8 milioni di euro e che potevano essere destinati per altre necessità, come la assegnazione di borse di studio, le provvidenze a sostegno delle famiglie e interventi per assistenti agli alunni con disabilità fisiche. Ma gli emendamenti non sono stati nemmeno considerati, così come la nostra proposta. Mentre invece è stata considerata la proposta quella di Forza Italia e del Pd che riducevano di pochi spiccioli i vitalizi e per una durata di soli cinque anni. Risparmio peraltro è molto più basso: un milione e mezzo a fronte degli 8 milioni proposti da noi e se consideriamo che il bilancio della Regione è in condizioni disastrose, questi soldi potevano servire ad aiutare i cittadini per esempio in questa situazione di emergenza”.

La legge però è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri. “Stiamo aspettando le direttive del Cdm – ha detto Marano – e ho scritto una lettera, insieme ad Angela Foti (M5s), al presidente del Consiglio Conte mettendo in evidenza tutti gli aspetti che rendevano la legge incostituzionale. Siamo ancora in attesa di una risposta, anche se inevitabilmente è tutto passato in secondo piano per affrontare i problemi legati alla pandemia. Ma con il ritorno alla normalità non lasceremo cadere nel dimenticatoio quella che consideriamo una battaglia per l’uguaglianza”.

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