ll fegato donato ha ripreso una funzione soddisfacente già in sala operatoria. Le condizioni generali della paziente sono migliorate
Esattamente 48 ore tra l’arrivo all’ospedale Molinette e l’ingresso in sala operatoria per essere sottoposta ad un trapianto di fegato in super-urgenza nazionale che le ha salvato la vita. Protagonista una donna di 42 anni, di origine albanese, ma da molti anni residente in Italia che dopo alcuni giorni di malessere, febbre e disordini gastrointestinali, si era rivolta al Pronto soccorso del Maria Vittoria di Torino dove dagli accertamenti e’ emerso un gravissimo danno epatico legato ad un’infezione primaria da virus dell’Epatite B: il fegato della donna, sanissimo fino a pochi giorni prima, stava soffrendo di una necrosi massiva delle sue cellule.
Il peggioramento della situazione
La paziente è stata quindi trasferita alle Molinette della Città della Salute di Torino nella Terapia Intensiva Epatologica dove, confermata la diagnosi, è stata posta in strettissima sorveglianza e sottoposta a terapie mediche. A seguito del peggioramento della situazione, con la paziente che cominciava ad accusare i primi segni di sofferenza cerebrale, giovedì si e’ deciso di inserire la donna in lista d’attesa nazionale per poter ricevere in super-urgenza un organo che potesse salvarle la vita. Venerdì pomeriggio quando la paziente era ormai in coma epatico si è reso disponibile un donatore compatibile per gruppo sanguigno e per dimensioni corporee in Lombardia. L’équipe chirurgica del Centro Trapianto Fegato si è subito mobilitata ha prelevato l’organi e trasportato a Torino dove è stato trapiantato.
La donazione dell’organo
Il fegato donato ha ripreso immediatamente una funzione soddisfacente, già in sala operatoria. Le condizioni generali della paziente sono nettamente migliorate. La paziente è stata estubata. È sveglia e cosciente ed è ricoverata nell’area semintensiva Chirurgica del Centro Trapianto Fegato di Torino. “L’ennesimo miracolo compiuto dai professionisti della Città della Salute e grazie alla collaborazione tra ospedali torinesi che hanno fatto rete. La storia del Centro Trapianti di fegato e del recente traguardo raggiunto dei 4000 trapianti ne sono la dimostrazione – sottolinea il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle. – un’eccellenza italiana ed europea. Un ringraziamento a loro ma soprattutto alla famiglia del donatore che ha permesso di salvare una vita”.
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