La deputata regionale e il consigliere della 4° Municipalità, Giuseppe Ragusa: “Non spegnere i riflettori sulla vicenda, la Regione faccia la sua parte”.
Il Movimento 5 Stelle, nella persona della deputata all’Ars Jose Marano torna sull’esplosione di San Giovanni Galermo che ha causato il crollo di una palazzina dell’Istituto Autonomo Case Popolari. L’esponente M5s annuncia un’interrogazione urgente sulla questione e sui disagi recati ai residenti del quartiere.
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Marano: “Vogliamo sapere quali siano gli interventi urgenti da parte della Regione”
“Ripristino delle condizioni di sicurezza, sistemazione delle persone sfollate e quantificazione dei danni: non dobbiamo assolutamente spegnere i riflettori sulle criticità e sui disagi con cui stanno facendo i conti tantissime famiglie dopo l’esplosione causata da una fuga di gas che ha coinvolto il quartiere Trappeto Nord-San Giovanni Galermo di Catania. Ecco perché ho presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione Renato Schifani. Vogliamo sapere quali interventi urgenti e quali strategie il governo regionale intende mettere in atto per dare risposte ai cittadini”.
Così la deputata regionale Jose Marano riferendosi al crollo di una palazzina di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari avvenuto lo scorso martedì 21 gennaio nel quartiere Trappeto Nord-San Giovanni Galermo di Catania.
“In via precauzionale – prosegue Marano – le Autorità competenti hanno giustamente evacuato gli abitanti del quartiere, molti dei quali non hanno ancora fatto il loro rientro nelle proprie case. Sembra che non sia stata ancora individuata la fuga di gas e la conduttura non può essere ripristinata dunque le tantissime famiglie residenti in zona sono rimaste senza acqua calda né riscaldamento. Si comprendono le ragioni di sicurezza legate alle scelte operate da Rete Gas e Protezione civile ma ciò non toglie che la Regione deve fare la sua parte per alleviare quanto più possibile i disagi, dimostrando così ai cittadini che le Istituzioni ci sono”.
Ragusa (M5s): “Il Comune di Catania deve impegnarsi per il ritorno alla normalità”
Sulla questione è intervenuto anche Giuseppe Ragusa, consigliere della 4° municipalità del Comune di Catania: “Il Comune di Catania – spiega – deve impegnarsi per garantire che in condizioni di totale sicurezza vi sia un graduale ritorno alla normalità dei cittadini residenti. Vorremmo anche sapere se ha proceduto alla quantificazione dei danni e alla richiesta dello stato di emergenza perché alcune delle abitazioni distrutte non sono più abitabili. Di conseguenza, vanno trovate soluzioni rapide per assicurare alle famiglie che vi abitavano il diritto alla casa”.
Bonaccorsi e Ciancio (M5s): “Mancanza di risposte inaccettabile”
“L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Trantino, deve fornire risposte certe ai cittadini colpiti dall’emergenza a San Giovanni Galermo. A quasi una settimana dall’esplosione che ha devastato il quartiere, la confusione regna sovrana e le famiglie coinvolte si trovano in una situazione di estremo disagio, senza informazioni chiare né certezze per il futuro.”
Intervengono così i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio sui social sull’esplosione di San Giovanni Galermo: “Gli sfollati, privati delle loro abitazioni, si trovano ancora senza una prospettiva stabile. Questa mancanza di risposte concrete è inaccettabile e aggrava una situazione già drammatica. Oltre al dramma degli sfollati, una vasta area della città è colpita da un pesante disservizio: più di 20.000 utenti sono senza gas, praticamente quasi la metà dei clienti di Catania Rete Gas, in pieno inverno.”
“Ancora più critica è la situazione del Policlinico, costretto a fare affidamento su un carro bombolaio per garantire la fornitura di gas necessaria al suo funzionamento. È legittimo chiedersi: chi si farà carico dei costi extra sostenuti dall’ospedale? Sarà la partecipata del Comune?”
“Bisogna chiedere un’indagine da parte di ARERA”
“Come è possibile che per isolare una zona ben circoscritta sia necessario chiudere la fornitura dalla cabina primaria, lasciando al freddo una vastissima area della città che non è direttamente coinvolta dall’esplosione? Questo è il livello di efficienza e sicurezza della rete cittadina? In questo caso bisogna chiedere un’indagine da parte di ARERA, così da verificare se sono stati rispettati i requisiti minimi di sicurezza richiesti dall’Autorità.”
Chiediamo che il sindaco Trantino, l’assessore alle Partecipate e i tecnici competenti riferiscano immediatamente nelle commissioni consiliari per chiarire la gestione di questa emergenza. In caso contrario, depositeremo formale richiesta di consiglio comunale straordinario per ottenere risposte chiare e concrete. I cittadini sono stanchi di promesse vuote e disservizi che non trovano soluzione. È necessario agire immediatamente per ridare dignità e sicurezza alla comunità”, concludono così Bonaccorsi e Ciancio.