Raccolta differenziata nel messinese: un modello da imitare - QdS

Raccolta differenziata nel messinese: un modello da imitare

Lina Bruno

Raccolta differenziata nel messinese: un modello da imitare

venerdì 02 Febbraio 2024

Ieri il convegno “65% e oltre!” organizzato da MessinaServizi dopo i risultati ottenuti sul fronte della gestione ambientale. Un percorso che adesso non può più fare a meno di un’impiantistica adeguata

MESSINA – “Esportiamo il modello Messina non più rifiuti”. Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia è stato uno dei tanti relatori intervenuti ieri all’evento di MessinaServizi “65% e oltre! Efficienza e sfide in Sicilia: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero. La virtuosa gestione dei rifiuti nella Città Metropolitana di Messina”, che hanno certificato il grande risultato raggiunto dalla Città dello Stretto nella raccolta differenziata: 53% in appena cinque anni, prima in Sicilia e ottava tra le città metropolitane con più di duecentomila abitanti.

La raccolta differenziata a Messina è al 53%

Grande soddisfazione anche per il sindaco Federico Basile e attestazioni positive da Calogero Burgio, dirigente generale del Dipartimento dell’Energia della Regione siciliana, che ha specificato come quello peloritano sia “non un esempio da esportare ma da imitare perché l’emulazione deve essere positiva”. Burgio rappresentava gli assessori regionali Elena Pagana e Giovanni Di Mauro, non presenti pur essendo stati invitati.

Tante le sollecitazioni indirizzate alla Regione per avere risposte precise, in particolare sulla carenza degli impianti e sui ritardi che sconta la Sicilia nel panorama nazionale. “Siamo all’adeguamento del Piano di gestione dei rifiuti – ha detto Burgio – principale documento programmatico alla base del commissariamento. Siamo in linea con quanto è stato detto, sulla necessità di impianti, di termovalorizzatori. Ci stiamo lavorando per superare le discariche che sono ormai fuorilegge e chiudere il ciclo dei rifiuti, che deve ridurre al minimo la parte indifferenziata”.

La presidente di Messinaservizi, Mariagrazia Interdonato, ha raccontato il percorso seguito fin dal 2019, ha illustrato il sistema organizzativo ma ha lanciato in prospettiva nuovi obiettivi sottolineando l’importanza degli impianti per ridurre la Tari e incentivare i cittadini a un maggiore impegno, sia nel rispetto delle regole che nella qualità della differenziata, anche questo nodo centrale per aumentare i vantaggi di un’economia circolare. “Abbiamo dimostrato – ha sottolineato Interdonato – che anche in una città metropolitana del Sud Italia si può fare la raccolta differenziata, raggiungendo e superando le grandi città del Centro e Nord Italia. Tutto questo attraverso una gestione virtuosa anche dal punto di vista economico e finanziario, grazie al supporto dell’Amministrazione comunale. La società ha realizzato dalla sua costituzione, nel 2017, ben cinque esercizi in utile post imposte, accrescendo la propria credibilità, il proprio rating e la propria reputazione, dimostrando che anche una società pubblica può essere virtuosa”.

“Per noi – ha concluso – il risultato raggiunto rappresenta un ennesimo punto di partenza per fare meglio guardando ai grandi obiettivi che ci poniamo: diventare un gestore di ambito territoriale e realizzare e gestire nuovi impianti di trattamento rifiuti”.

Pippo Lombardo, deputato regionale ed ex presidente di MessinaServizi non poteva non ricordare le difficoltà iniziali e la tenacia del “Se si vuole si può” così come indicato dall’ex sindaco Cateno De Luca, anch’egli intervenuto nella giornata di ieri. “Abbiamo fatto una grande scommessa – ha detto l’attuale deputato regionale e leader di Sud Chiama Nord – puntando anche sull’esperienza che avevo maturato da sindaco di Santa Teresa di Riva, applicando il principio della raccolta porta a porta. Abbiamo portato avanti una vera e propria guerra agli zozzoni, con oltre ottomila sanzioni per violazione delle norme ambientali”.

Il presidente della Srr, Danilo Lo Giudice, ha illustrato invece i risultati dell’ambito di competenza della Società di regolamentazione Area Metropolitana che ha chiuso il 2023 con oltre il 60% nei 47 comuni che la coinvolgono. “Se da un lato questi dati ci confortano e ci fanno ben sperare – ha spiegato – al contempo è necessario che la Regione Siciliana sia da supporto per la realizzazione dell’impiantistica in Sicilia, che rappresenta la criticità più elevata”.

Apprezzamenti sono venuti anche dal mondo dei Consorzi di filiera che operano nel settore. “Per carte e cartone – ha affermato Carlo Montalbetti, direttore di Comieco – la città di Messina registra il migliore risultato di raccolta al Sud, seconda solo a Bari. Tra i capoluoghi del Sud con più di centomila abitanti, Messina è al secondo posto per raccolta di carta e cartone effettuata nel 2023”.

A margine dell’evento i rappresentanti della Uil hanno voluto sottolineare in un comunicato quanto sia stato importante per i traguardi sulla differenziata l’apporto dei lavoratori di Messinaservizi. Ivan Tripodi, segretario generale Uil e Nino Di Mento, segretario generale Uiltrasporti, hanno pertanto sollecitato i vertici di MessinaServizi e il sindaco Basile, ad aprire un confronto sull’organizzazione del lavoro e sulla pianta organica dell’azienda: “Oggi le priorità – hanno affermato – sono quelle di evitare un eccessivo ricorso ad appalti esterni e puntare sulla valorizzazione delle risorse umane interne in un’ottica oculata sul fronte degli investimenti”.

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