Per l’Istat occorre rafforzare strumenti metodologici e informativi e potenziare l’educazione finanziaria
ROMA – Nel 2023, quasi 10 milioni di cittadini (per l’esattezza 9 milioni 762mila, pari al 23,1% con età compresa tra i 18 e 74 anni) per far fronte a momenti di particolare difficoltà o mancanza di liquidità hanno chiesto, nei dodici mesi precedenti l’intervista, un prestito o un aiuto economico a familiari, amici, vicini di casa, società finanziarie, banche (inclusi i servizi bancari della posta) o ad altre persone, senza differenze significative tra maschi e femmine, ma con un’incidenza più elevata tra i cittadini stranieri (39,8%) rispetto agli italiani (22,4%).
È ciò che emerge dal contributo dell’Istat alla realizzazione di una prima indagine statistica campionaria sul fenomeno delle richieste di aiuto economico da parte dei cittadini, al fine di rafforzare gli strumenti metodologici e informativi per lo studio del fenomeno dell’usura. Il tutto si inquadra nell’ambito delle attività e delle priorità dell’Osservatorio nazionale contro l’usura e del relativo Gruppo statistico costituito presso l’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura (Accordo quadro del 16 novembre 2021 tra ministero dell’Interno e Abi). La rilevazione è stata effettuata tra aprile e luglio 2023 e sarà ripetuta nel 2026.
La famiglia è il destinatario principale delle richieste di aiuto economico: a essa si sono rivolti infatti circa 5 milioni 344 mila di cittadini….