Scuola, firmato rinnovo contratto docenti: ecco cosa cambia

Scuola, firmato rinnovo contratto docenti: ecco cosa cambia in busta paga

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Scuola, firmato rinnovo contratto docenti: ecco cosa cambia in busta paga

Redazione  |
venerdì 19 Gennaio 2024

Siglato ieri, giovedì 18 gennaio, l'atteso Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell'Istruzione e della ricerca

124 euro di aumento in busta paga al mese per i docenti: siglato ieri, giovedì 18 gennaio, l’atteso Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’Istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021. Entra in vigore oggi dopo una lunga attesa e un ritardo dovuto anche al periodo caratterizzato dalla pandemia.

Come saranno ripartiti

Saranno 1.232.248 i dipendenti del comparto istruzione a beneficiarne. Tra loro ci sono 1.154.993 lavoratori appartenenti ai settori scuola e Afam, compresi gli 850mila insegnanti, e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca ad esclusione, in questo caso, dei docenti di ateneo. Gli aumenti salariali sono differenziati in base al ruolo. 124 euro medi al mese mentre per il personale Ata, vale a dire il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, l’aumento sarà di 96 euro mensili in media. Più alta la quota destinata ai Dsga, quindi i direttori dei servizi generali e amministrativi a capo delle segreterie scolastiche, che vedranno in busta paga un incremento medio mensile di 190 euro.

Un passo concreto

Una mossa possibile grazie allo stanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro ottenuto dal ministro all’istruzione e al merito, Giuseppe Valditara che, soddisfatto commenta. “Si tratta di un passo concreto di una politica di valorizzazione del personale della scuola che vogliamo fortemente e che sarà ulteriormente incrementata grazie al recente stanziamento nella legge di bilancio 2024 di importanti risorse da destinare al rinnovo del Ccnl scuola 2022/2024”.

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L’impegno dell’Aran

Soddisfatti i sindacati: “Da domani (oggi ndr) – ha commentato il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio – le norme migliorative del contratto saranno operative, in particolare il diritto dei precari ai tre giorni di permesso retribuito”. “Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada riformatrice con il nuovo contratto per il periodo 2022-2024. L’Aran è già al lavoro per garantire che le prossime fasi del processo di negoziazione continuino a portare miglioramenti significativi e concreti per tutti i lavoratori del settore”. Così il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo.

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