Sicilia, cassa integrazione in calo

Sicilia, cassa integrazione in calo: netta discesa delle forme di sostegno al reddito

Stefano Scibilia

Sicilia, cassa integrazione in calo: netta discesa delle forme di sostegno al reddito

Michele Giuliano  |
domenica 28 Aprile 2024

Dimezzate le ore in Cigo, Cigs e Cigd, lo scorso anno calate a meno di 10 milioni 

La pandemia si allontana, la crisi economica legata alla guerra in Ucraina sembra essere sotto controllo, il mondo del lavoro sta riprendendo forza, e il numero delle ore di cassa integrazione nelle sue diverse forme diminuiscono. In Sicilia, tra 2022 e 2023, le ore concesse ai lavoratori e alle imprese in difficoltà sono state circa la metà.

Se nel 2022, infatti, in totale sono state concesse quasi 19 milioni di ore, nel 2023 il totale è sceso a poco meno di 10 milioni. La riduzione è stata netta soprattutto per il fondo di solidarietà, che passa, in un solo anno, da oltre 5 milioni di ore a poco più di 500 mila. In riduzione anche la Cigo, la cassa integrazione guadagni ordinaria, che si riduce di quasi un milione di ore.

Due milioni di ore in meno anche per la Cigs, la cassa integrazione guadagni straordinaria. Altra riduzione considerevole anche per la Cigd, la cassa integrazione guadagni in deroga, che passa da oltre 2 milioni di ore a poco meno di 700 mila. 

Cassa integrazione, i dati a livello nazionale 

Anche a livello nazionale si presenta un calo del numero di ore dei diversi ammortizzatori sociali, con un andamento però un po’ diverso rispetto a quello siciliano: per quanto riguarda la Cassa integrazione ordinaria, la riduzione si ferma al -3,55%, mentre quella straordinaria cala del 12,04%. La Cassa integrazione in deroga segnala un calo molto più importante, del 94,09%, poco più alto di quello registrato per i fondi di solidarietà, che diminuiscono dell’89,49%. 

Cassa integrazione ,le tipologie di ammortizzatori 

Le diverse tipologie di cassa integrazione sono pensate per diversi casi e possibilità: la Cig ordinaria si può richiedere in caso di mancanza di commesse, fine del cantiere o del lavoro, mancanza di materie prime, eventi meteo e non prevedibili (incendi, alluvioni, ecc.), manutenzione straordinaria. Si applica solo a imprese operanti nel settore industriale, manifatturiero, edile e in pochi altri indicati nell’art. 10 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148.

La Cig Straordinaria è, invece, un ammortizzatore sociale che interviene a sostegno di imprese e lavoratori in possesso di determinati requisiti e al presentarsi di precise condizioni di difficoltà o di sospensione temporanea del lavoro a fronte di eventi strutturali, ristrutturazione aziendale o ricorso a contratti di solidarietà.

Possono accedervi solo le aziende con più di 15 dipendenti, operanti in settori specifici (industria, manifattura, edilizia, artigianato, servizi di pulizia, mensa, ristorazione, vigilanza, ecc.). La Cig in deroga si applica a tutte le imprese che, per loro connotazione, non possono accedere alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria oppure ne hanno già usufruito, quindi in condizioni di eccezionalità, introdotta in via sperimentale e prorogata di anno in anno. 

Cassa integrazione, il fondo di solidarietà

Il fondo di solidarietà è un ammortizzatore sociale previsto dalla legge italiana e disciplinato dagli articoli 26 e seguenti del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148. È uno strumento volto a sostenere il reddito dei dipendenti nel caso in cui si verifichi una sospensione temporanea o cessazione definitiva dell’attività lavorativa di imprese che appartengono a settori produttivi non coperti dalla normativa ordinaria relativa alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria.

La prestazione principale erogata dal fondo di solidarietà attraverso l’Inps è l’assegno ordinario, cioè un’integrazione salariale d’importo almeno pari alla normale cassa integrazione guadagni prevista dalla normativa vigente. 

Il mondo del lavoro in Sicilia sta cercando, lentamente, di trovare la propria strada verso l’uscita da quel buco nero che è stata la pandemia. Un segnale chiaro, la riduzione del numero di giornate di cassa integrazione erogate nel primo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. I dati vengono dall’Inps: la Cig straordinaria ha registrato in Sicilia 1.861.121 giornate, contro i quasi 2 milioni del 2022.

Una riduzione netta, poi, per la Cig in deroga: appena 154.299 giornate contro un milione e mezzo dello scorso anno. Una forte riduzione anche per la Cig ordinaria, che scende, nei primi tre mesi del 2023, a 941.565 giornate, mentre nello stesso periodo del 2022 erano state 1.288.385. In totale, quindi, sono state pagate 3 milioni di giornate contro 5 milioni del 2022.

Cassa integrazione, la riduzione a marzo

Nel solo mese di marzo, la riduzione di giornate richieste è stata del 33,7%, ben più alta della media nazionale: le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate nello scorso mese di marzo nella penisola sono state circa 43 milioni, il 5,5% in più rispetto al precedente mese di febbraio (41 milioni) e il 22,5% in meno rispetto a marzo 2022, nel corso del quale erano state autorizzate 56 milioni di ore. Per quanto riguarda le singole tipologie d’intervento, le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a marzo 2023 sono state 20,9 milioni. Nel mese di febbraio erano state autorizzate 17,1 milioni di ore: di conseguenza, la variazione congiunturale è del +22%. A marzo 2022, le ore autorizzate erano state quasi 22,2 milioni.

Cassa integrazione, Cigs e Cigd: i dati

Ancora, il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a marzo 2023 è di 20,6 milioni, di cui 12,1 milioni per solidarietà, con un decremento del 15,8% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente (24,5 milioni di ore). Nel mese di marzo 2023, rispetto al mese precedente, si registra una variazione congiunturale pari a -7,7%. In ultimo, gli interventi in deroga autorizzati nel mese di marzo 2023 sono stati pari a 0,38 milioni di ore. A marzo 2022 le ore autorizzate in deroga erano state 1,9 milioni, con una variazione tendenziale del -80,5%. Ci sono poi i fondi di solidarietà: il numero di ore autorizzate a marzo 2023 è pari a 1,3 milioni e registra un decremento del -6,8% rispetto al mese precedente. Nel mese di marzo 2022 le ore autorizzate sono state 7,2 milioni, con una variazione tendenziale del -81,1%.

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