Turismo, a Ragusa è polemica su tassa di soggiorno - QdS

Turismo, a Ragusa è polemica su tassa di soggiorno

Stefania Zaccaria

Turismo, a Ragusa è polemica su tassa di soggiorno

sabato 04 Novembre 2023

Si è riunito l’osservatorio comunale per la proposta di aumento del canone. Il sindaco Cassì: “L’incremento rientra in un range tra 0,25 e 1 euro”. Confimprese: “Noi assolutamente contrari”

RAGUSA – È tornato a riunirsi, dopo diverso tempo, l’osservatorio comunale sul Turismo a Ragusa e le polemiche non sono mancate. Al centro del dibattito l’aumento della tassa di soggiorno, una proposta che a detta di molti potrebbe danneggiare il turismo in città.

“La prima riunione dell’osservatorio del Turismo” ha sottolineato il sindaco di Ragusa Peppe Cassì “è stata l’occasione per illustrare e condividere alcuni aspetti della nuova strategia di incoming che intendiamo adottare. L’obiettivo è ‘mettere a terra’ il piano strategico del turismo sviluppato nel precedente mandato, attuando un approccio metodologico e scientifico. All’ordine del giorno anche l’ipotesi di una revisione della imposta di soggiorno.”

Il sindaco Cassì: “Un incremento di poco rilievo per chi visita Ragusa”

Continua Cassì: “La nostra proposta, che è ora oggetto di valutazione dai membri dell’osservatorio, è di un aumento delle tariffe entro un range compreso tra 0,25€ e 1€ a turista per giorno di pernottamento, in base alla tipologia di struttura ricettiva in cui si alloggia. Un incremento di poco rilievo per chi visita Ragusa, che adeguerebbe le nostre tariffe a quelle dei Comuni vicini”.

Contrari Confimprese Ragusa e Federalberghi

Non la pensano allo stesso modo Confimprese Ragusa e Federalberghi. “Siamo assolutamente contrari” ha spiegato il presidente provinciale di Confimprese, Pippo Occhipinti “il Comune, in questa fase, deve avere la capacità di organizzare una cabina di regia per programmare, in tempi brevi, la politica turistica in questa città. Da anni chiediamo che le risorse cospicue della tassa di soggiorno siano destinate esclusivamente per arricchire e migliorare l’offerta turistica in città”.

È dello stesso parere anche il presidente di Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo: anche per lui, infatti, non è questo “il momento più adeguato e, piuttosto, si deve puntare a recuperare, così come già è stato ventilato, la sacca di evasione per fare in modo che si riescano a colmare eventuali perdite registratesi nel corso dell’anno. Allo stesso tempo” ha aggiunto “abbiamo manifestato la nostra disponibilità per un confronto all’adeguamento negli anni immediatamente successivi al 2024, vincolando l’importo a progetti condivisi con Federalberghi. Il comparto turistico nella città di Ragusa ha bisogno di consolidarsi prima di potere pensare a ulteriori esborsi che potrebbero inficiare le programmazioni future.

Continua Dibennardo: “Rimaniamo convinti della necessità di creare un coordinamento complessivo sul turismo, che non può essere l’osservatorio già esistente, con finalità operative e, soprattutto – ha concluso il presidente di Federalberghi Ragusa – capace di interfacciarsi con organismi simili presenti negli altri Comuni iblei affinché tutti possiamo parlare la stessa lingua”.

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