Il QdS raccoglie le testimonianze dei residenti del quartiere San Giovanni Galermo sul caso dei fondi per il campetto da calcio andati perduti.
Il rione Trappeto Nord a Catania, a tutti noto come parte sud di San Giovanni Galermo, è un quartiere che – si sa – da anni cerca di rinascere del tutto. E lo fa tra ostacoli vari. Nei giorni scorsi, la zona è tornata sulla bocca di tutti per via della mancata spesa dei fondi da parte del Comune di Catania per il rifacimento del campetto di calcio presente su largo Padre Pio, nel punto in cui la via Capo Passero sbocca su via Galermo.
A lanciare l’allarme è stata la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Jose Marano, che ha sottolineato come i 49mila euro stanziati siano stati persi dal Comune di Catania, che non ha mai presentato il progetto, come riferito a lei dagli uffici della Regione Siciliana.
La situazione del progetto del campetto da calcio in via Galermo a Catania
Il Comune dal canto suo ha risposto dicendo come i fondi stanziati non bastassero a realizzare un intervento completo nell’area, che di certo non si limita soltanto al campetto di calcio abbandonato. L’obiettivo dell’amministrazione comunale era cofinanziare l’opera di riqualificazione con risorse comunitarie con standard realizzativi all’altezza, unendo così attrezzi e giochi sportivi con spazi a verde riqualificati.
La parola ai residenti
Negli scorsi giorni Qds.it è andato a sentire le opinioni dei residenti della zona in merito allo stato in cui si trova l’area dove si attendeva la realizzazione del campetto da calcio, descritta come totalmente abbandonata dalle istituzioni. Un residente di via Capo Passero sottolinea come il problema relativo al campetto di calcio sia grave soprattutto per i bambini, che “devono avere uno spazio tutto loro per il gioco – ha sottolineato -. Se aggiungiamo anche la voragine creata un tempo dagli operatori della raccolta dei rifiuti, che hanno scavato per prendere altri rifiuti, e adesso piena di acqua, si capisce come qui sia tutto davvero pericoloso. Ci sentiamo abbandonati dal consiglio di quartiere”.
Un altro residente commenta: “Qui la municipalità non viene mai. E teniamo contro che ci sono anche cumuli di spazzatura enormi in ogni punto della strada. Il fatto che hanno perso i finanziamenti per il campo è indicativo di tutto questo”.
La titolare di una gastronomia presente nei pressi dell’innesto tra via Galermo e via Sebastiano Catania spiega il danno dei mancati finanziamenti a San Giovanni Galermo, soprattutto per i bambini.
“È un peccato – ha affermato – perché comunque abbiamo delle risorse che non vengono sfruttate. I bambini piuttosto che giocare o sfruttare il campetto fanno anche altro, spesso di illecito. Siamo qui da poco, ma al momento non abbiamo visto il consiglio di quartiere in questa zona”.
Giacone (PD): “Un’opportunità mancata per la zona”
Chi ha fatto politica nel quartiere in prima persona in passato sa molto bene tutto quello che c’è dietro a questa mancata spesa a San Giovanni Galermo. L’ex consigliere di quartiere e membro dell’assemblea nazionale del Partito Democratico, Mirko Giacone, intervenuto al QdS, parla dei fondi della Regione Siciliana che erano stati destinati alla riqualificazione del campo, ovvero “49mila euro per il campetto, che era già stato riqualificato circa sei anni fa. Dopodiché è stato purtroppo di nuovo vandalizzato. Il Comune per inerzia non ha presentato il progetto e questo ha significato la perdita di questi fondi, che non potranno, almeno momentaneamente, essere destinati alla riqualificazione. Un’opportunità mancata per la riqualificazione della zona di via Capo Passero, che dopo la riqualificazione del campetto in prossimità di piazza Beppe Montana rappresentava un valore aggiunto”.
Le risposte da parte del Comune non sono mancate, ma se alle parole seguiranno i fatti si capirà più avanti. Le iniziative da parte del partito certamente non mancheranno.
“Adesso quello che si sa – ha concluso Giacone – è che non si può più destinare questa cifra. Il Comune non ha presentato il progetto malgrado tutto. Le recenti dichiarazioni possono sembrare una scusa, poi il fatto che il Comune ha intenzione di portare a termine una più ampia riqualificazione di quell’area con altre cose non coincide comunque con il progetto iniziale della Regione”.
“Se poi vogliono che questi 49mila euro siano un cofinanziamento per un progetto più ampio, lo scopriremo strada facendo. I problemi non finiscono però qua perché nella nuova sede della municipalità di via Don Minzoni, che ha sostituito quella di via Galermo dichiarata inagibile, non ci sono tanti servizi ed è stata chiusa la biblioteca. Programmeremo a breve incontri perché i cittadini chiedono risposte”.
Il consigliere comunale Buceti: “Il finanziamento per il campetto da calcio era insufficiente”
Erio Buceti, ex presidente del Quarto Municipio e adesso consigliere comunale del gruppo di maggioranza, ha fornito alcuni dettagli riguardo agli interventi di riqualificazione, sottolineando come il finanziamento già erogato sia stato insufficiente per un restyling completo dell’area, che non si ferma soltanto al campetto di via Capo Passero.
“Io in seguito a quanto trapelato a mezzo stampa – puntualizza Buceti – ho interloquito subito con l’amministrazione e con l’assessore Sergio Parisi. La questione era già nota e l’intervento che si deve effettuare nel campetto di Trappeto Nord in realtà necessita di una spesa di gran lunga superiore ai 49mila euro che sono stati impegnati da parte della Regione Siciliana e che erano lordi. Arrivando quindi a una cifra di poco superiore ai 30mila euro, non sarebbero bastati nemmeno a mettere in sicurezza quell’area, figuriamoci la parte esterna con i giochi che sono lì accanto”.
È ancora presto per immaginare quali siano i tempi di realizzazione, ma l’Amministrazione comunale sta seguendo una strada ben precisa.
“L’assessore e l’Amministrazione hanno assunto l’impegno da un anno e mezzo a questa parte – ha concluso Buceti – per destinare una somma di circa 200mila euro per la riqualificazione di tutta quell’area. La somma già stanziata è stata impegnata in ingresso e l’Amministrazione ha detto che non è stata affatto perduta. Io mi rapporto con il Comune di Catania, che è l’ente preposto alla riqualificazione dell’impianto sportivo e all’erogazione e destinazione dei fondi. Non c’è alcuna volontà di disinteressarsi, di dismettere la struttura o di dare priorità ad altro. Sicuramente a breve si avrà maggiore contezza della somma esatta che verrà destinata e delle tempistiche di realizzazione. Si devono redigere un progetto e un computo metrico. Io farò in modo che si possa iniziare e completare ogni cosa entro il corrente mandato”.