CAS, audizione per la sicurezza delle autostrade siciliane - QdS

Autostrade e Ponte sullo Stretto, un piano decennale per “rivoluzionare” le infrastrutture

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Autostrade e Ponte sullo Stretto, un piano decennale per “rivoluzionare” le infrastrutture

Redazione  |
venerdì 24 Febbraio 2023

Infrastrutture, un tema difficile in Sicilia: un punto nell'audizione con il presidente CAS e l'assessore Aricò.

La IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale si è riunita oggi nella sede del Consorzio Autostrade Siciliane a Messina per discutere della situazione attuale delle autostrade siciliane e dei progetti per migliorare la viabilità e la sicurezza.

Un tema molto “caldo” in questo momento per tutta la Sicilia, tra i cantieri infiniti su A18 e A20 e l’attacco del governatore Schifani all’Anas in relazione alle condizioni di degrado della Palermo-Catania.

Oltre al presidente Filippo Nasca, la vice presidente Patrizia Valenti, il consigliere Massimo Brocato e il direttore generale Salvatore Minaldi di Autostrade Siciliane, era presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò. In più, alla riunione hanno presenziato anche i deputati Giuseppe Galluzzo, Bernadette Grasso e Giuseppe Lombardo.

Audizione per la sicurezza delle autostrade siciliane

L’audizione, guidata dalla onorevole Grasso, si è concentrata sulla messa in sicurezza della tratta e sulla gestione generale della rete viaria affidata alla concessionaria. Si è discusso dell’importanza della città di Messina per la viabilità futura dell’intera Sicilia e dell’impegno dell’amministrazione regionale per migliorare le reti stradali e ferroviarie dell’isola.

In particolare, è stato annunciato l’avvio della redazione di un piano industriale decennale di circa due miliardi di euro che definirà tempi e priorità in funzione del traffico veicolare, che verrà sviluppato dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto. L’assessore Aricò ha sottolineato che “da Messina passerà tutta la viabilità tra Sicilia e penisola” e che la Sicilia deve essere pronta per accogliere il traffico veicolare dal resto d’Italia.

Durante i lavori, i rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile e dell’Ufficio del Commissario per il Dissesto Idrogeologico hanno comunicato la sostituzione del Responsabile Unico del Procedimento e la fine dei lavori fissata per il 5 ottobre per il tratto autostradale colpito dalla frana di Letojanni. Dopo quella data, Autostrade Siciliane, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, avvierà immediatamente tutte le procedure utili alla riapertura.

Inoltre, i partecipanti all’audizione hanno rivolto particolare attenzione al rafforzamento delle attività di dialogo con gli enti locali, il mondo delle imprese e le associazioni di consumatori, alla sicurezza stradale e a tutte le attività di servizio all’utenza. È stata anche annunciato il prossimo adeguamento delle stazioni di servizio ai nuovi modelli di mobilità elettrica, finanziato dalla Regione Siciliana.

Sud Chiama Nord sulla questione A18

Alla riunione sulla sicurezza delle autostrade siciliane e il futuro delle infrastrutture regionali hanno presenziato anche alcuni rappresentanti del gruppo parlamentare “Sud chiama Nord” e “Sicilia Vera”.

Il deputato Giuseppe Lombardo, a margine della seduta presieduta da Bernadette Grasso nella sede messinese del CAS, ha commentato: “L’occasione ci ha permesso di chiedere chiarimenti sulla gestione delle tratte autostradali di competenza del Consorzio autostrade siciliane. La situazione di totale stallo e i ritardi che si sono registrati per la ripresa dei lavori per ripristinare la circolazione nella carreggiata invasa dalla frana, rappresenta una pagina vergognosa. Stiamo parlando di un evento che si è verificato 7 anni fa”.

“A farne le spese sono stati gli utenti che ancora oggi pagano quotidianamente un disservizio che incide sulla mobilità di buona parte della Regione Sicilia, oltre a rappresentare uno stato di pericolo che incombe sul traffico autostradale. Il territorio è mortificato da una situazione che è simbolo dell’immobilismo politico – incalza il deputato regionale- e delle lungaggini burocratiche che tengono da 7 anni i cittadini in ostaggio perché non c’è un’alternativa per spostarsi nell’Isola”.

Lombardo: “L’incontro di oggi, un atto dovuto dopo 7 anni di assenza”

“L’incontro di oggi era un atto dovuto e stupisce che nessuno in questi 7 lunghi anni abbia sentito la necessità di intervenire in maniera incisiva e decisa per arrivare a una soluzione o quantomeno abbia ritenuto di doverla sollecitare! Al Governo regionale abbiamo chiesto anche di chiarire se l’attuale governance del Cas sia quella definitiva o se le nomine di Nasca e Valenti siano solo funzionali a tenere ‘caldo’ il posto per chi dovrà arrivare dopo. Una richiesta figlia dell’urgenza di instaurare un dialogo con degli interlocutori che rappresentino la Regione e con i quali ci si possa sedere al tavolo con il solo obiettivo di dare risposte concrete ai cittadini. Rivendico la mia appartenenza a due gruppi parlamentari che sono forza di opposizione all’Ars, ma lo siamo in modo responsabile e per questo vigileremo sui tempi comunicati stamani in commissione”.

“’Entro il compimento dell’ottavo compleanno della frana’, ha detto il commissario Croce per la riapertura della tratta di Letojanni in entrambi i sensi di marcia. Vogliamo crederci, così come vogliamo credere a quanto affermato da Aricò che ha definito questo consiglio direttivo ‘il migliore, che può e deve lavorare senza pensare a una sostituzione a breve'”.

“Ci rammarica dover registrare che oggi al tavolo erano presenti solo 3 esponenti dei 13 parlamentari che compongono la commissione – conclude Lombardo -. E ancor di più ci spiace aver appreso che rispetto ai rimborsi dei pedaggi per la tratta Messina-Villafranca è stato confermato che la copertura finanziaria assicurerà il rimborso solo per i mezzi commerciali. L’ennesima conferma di come il governo regionale precedente abbia fatto norme spot senza adeguata copertura finanziaria o peggio ancora inattuabili”.

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